Il Fatto Quotidiano

“Cambiano le leggi se qualcuno le applica”

La politica e i colleghi, il doping e i disastri: in un volume l’esperienza dell’ex magistrato

- » ANTONELLA MASCALI

Èandato

in pensione, ma non ha certo messo le pantofole, Raffaele Guariniell­o, una vita da pm a Torino dedicata al diritto alla salute, alla sicurezza sul lavoro. L’ultimo processo “famoso” che è riuscito a concludere è quello del rogo alla Thyssenkru­pp.

Guariniell­o ha appena scritto un libro sulla sua lunga esperienza di magistrato: “La giustizia non è un sogno” ( Rizzoli). Si è registrato all’Albo degli avvocati ma ancora non ha intrapreso la nuova carriera “per difendere i deboli”.

IERI, A PALAZZO San Macuto ha lanciato la sua proposta: una Procura nazionale per la sicurezza sul lavoro. “Purtroppo ci sono difficoltà” non solo politiche ma anche nella magistratu­ra che, dice, è “una corporazio­ne difficile”. E spiega: “Noi abbiamo 120 Procure, molte sono piccole e non hanno magistrati specializz­ati. Se capita un disastro ferroviari­o, ambientale, le indagini, per mancanza di competenza specifica, possono durare anche 5 anni. Noi siamo arrivati al verdetto finale per Thyssen perché le indagini le abbiamo concluse in due mesi e mezzo, sapevamo come muoverci”.

Concorda il presidente della Commission­e d’inchiesta sull’uranio impoverito, Gian Piero Scanu, promotore dell’iniziativa: “L’attenzione alla salute nei posti di lavoro non è degna di un Paese civile. Non ci può essere legittimaz­ione dei posti di lavoro senza salute”. Tanti processi per questo tipo di reati non hanno visto la fine anche perché il Parlamento cambiava le regole: “Ho l’impression­e che certe leggi vadano bene di facciata, ma se arriva un magistrato che cerca di applicarle danno fastidio e le si cambia”. Come ai tempi della scoperta dell’atrazina nell’acqua potabile: furono aumentati i limiti.

L’ex pm racconta anche di un ministro che allertò un indagato: “Ci occupavamo di farmaci e avevamo in corso delle intercetta­zioni (inchiesta Juventus-doping, ndr). Un ministro disse a un dirigente intercetta­to: ‘Fai attenzione a Guariniell­o che è pericoloso’”. Chi era il ministro? E che fine ha fatto quell’intercetta­zione? Guariniell­o non vuole rispondere: “Nemmeno sotto tortura”, sorride. Non risponde neppure sull’incarico di direttore sanitario del J Medical a Riccardo Agricola, ex medico della Juventus condannato in primo grado per doping a 1 anno e 10 mesi, assolto in appello e prescritto in Cassazione: “Non so nulla”. Comunque, per Guariniell­o la giusti- zia “non è un sogno” anche “scricchiol­a, come ad esempio a causa della prescrizio­ne che perseguita questi processi in materia di disastri ambientali, sanitari, infortuni. Ciò non toglie, però, che sia una grande occasione”.

La proposta “Serve una Superprocu­ra per la sicurezza sul lavoro: le indagini sono troppo lunghe e difficili”

 ??  ?? Farà l’avvocato Raffaele Guariniell­o è in pensione e si è iscritto all’Ordine degli avvocati: “Tutelerò i deboli”
Farà l’avvocato Raffaele Guariniell­o è in pensione e si è iscritto all’Ordine degli avvocati: “Tutelerò i deboli”
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy