La trappola letale della torre Grenfell ignorata dai pompieri
I vigili intervenuti non sapevano che l’edificio era stato rivestito con pannelli infiammabili
Quella di Grenfell Tower è una storia sospesa, uno strazio che sembra non finire mai. Non solo perché lo scheletro annerito, con i suoi morti ancora prigionieri dei 24 piani, è un memento inesorabile di una tragedia che ha traumatizzato una comunità intera e un intero paese. Non solo perché c’è una verità ufficiale ed una popolare, a partire dal conto delle vittime: 79 quelle identificate dalle autorità, almeno 300 quelle che appaiono in liste improvvisate sui cartelli branditi dai superstiti.
Ma anche perché ogni nuovo tassello chiarisce come quanto è successo fosse interamente evitabile.
LO HA DIMOSTRATO Panorama , il programma di inchiesta di Bbc, in uno speciale dedicato al rogo intitolato Br it ai n’s shame: il fuoco n e ll ’ appartamento 16 al quarto piano, quello partito da un frigo difettoso, era stato domato. Una squadra di vigili del fuoco era stata chiamata ed era arrivata in tempo. I pompieri stavano lasciando la torre quando si sono accorti che le fiamme avevano raggiunto il rivestimento esterno dell’edificio, infiammabile, aggiunto con la “ri st r u t t ur az i o n e” del 2016 per migliorare l’aspet- to della torre.
Secondo Dave Green, responsabile nazionale del Sindacato dei Vigili del Fuoco, i pompieri non si aspettavano che la superficie esterna prendesse fuoco perché la struttura di edifici simili, costruiti negli anni 70, prevede che ogni appartamento sia come una scatola a sé, separata dalle altre da mura di cemento che contengono le fiamme, dando il tempo di spegnere eventuali incendi interni.
Non sapevano della ristrutturazione con i pannel- li infiammabili. È un dettaglio fondamentale perché sposta il focus delle inchieste (ce ne sono due aperte, una penale affidata alla polizia e una “p ub bl i ca ” a nnunciata da Theresa May all’indomani dell’incendio) dall'appartamento numero 16 a quella ristrutturazione e a chi ne abbia deciso modi e costi. Come emerso nei giorni scorsi, sarebbero bastate 6.000 sterline in più, circa 5.000 euro, 2 sterline a metro quadro, per scegliere pannelli ignifughi. Il Council di Kensington e Chelsea, il più ricco di Londra, ha riserve per circa 240 milioni di sterline. Panorama ha mostrato 12 lettere inviate dal Gruppo Interparlamentare sulla sicurezza antincendio a ministri e sottosegretari dei governi Cameron e May.
I PARLAMEN
TAR I so ll ec itavano una revisione completa degli standard di sicurezza dopo che nel 2009 un rogo in un alloggio popolare nel sud di Londra aveva ucciso 6 persone.
Appelli ignorati, come quelli sollevati dai residenti di Grenfell. I quali, è emerso, avevano tentato di affidarsi agli avvocati, ma avevano dovuto rinunciare a causa dei tagli governativi ai fondi per il gratuito patrocinio legale. E siccome le normative non sono state riviste, ora il timore è che nessuno paghi per questa tragedia. Secon- do le leggi vigenti, infatti, edifici come Grenfell Tower non sono tenuti ad avere una seconda scala di emergenza che, spiegano gli esperti sentiti dal Telegraph, avrebbe potuto salvare molte vite. Negli anni 70 non era obbligatorio nemmeno installare irrigatori. Le nuove costruzioni residenziali devono avere porte tagliafuoco, ma la normativa è generica sui regolamenti per gli edifici costruiti decenni fa.
Intanto, nell’ennesima settimana infernale per Theresa May, ieri è scoppiato il bubbone politico: i nord-irlandesi del Democratic Unionist Party hanno dichiarato che non ci sono le condizioni per garantire l’appoggio esterno necessario al primo ministro per avere una maggioranza, per quanto risicata. Oggi si apre la legislatura, con il governo meno stabile e meno forte degli ultimi decenni.
L’appartamento Al numero 16 la squadra aveva spento il rogo causato dal frigorifero: tutto pareva risoltoro