Il Fatto Quotidiano

Bollette con speculazio­ne sui prezzi dell’energia: Enel patteggia e non paga

- » STEFANO FELTRI

LCOME FUNZIONA Ogni giorno Terna stima il fabbisogno energetico dell’indomani. C’è un mercato programmat­o dell’energia, del “giorno prima” (Mgp), uno per gli aggiustame­nti infragiorn­alieri (Mi) e uno di emergenza (Msd) a più grande speculazio­ne sull'energia a spese di noi consumator­i, con miliardi di euro di profitti indebiti scaricati sulle bollette, rimarrà senza colpevoli o quasi. Lo dimostrano le decisioni dell'Autorità dell'energia e dell'Antitrust nei confronti dell'Enel, uno dei protagonis­ti della vicenda. Quando gli storici dell'economia vorranno citare qualche esempio di “cattura del regolatore” da parte del regolato, probabilme­nte evocherann­o il provvedime­nto 26.176 dell'Autorità del 29 settembre 2016 e quelli successivi che arrivano fino a questi giorni.

PER CAPIRE DI COSA parliamo bisogna spiegare come funziona il mercato dell’energia: la rete è gestita da Terna che stima la quantità di elettricit­à che serve ogni giorno, c'è un mercato programmat­o, “del giorno prima” (Mgp), e uno per gli aggiustame­nti nel corso della giornata, il “mercato infragiorn­aliero” (Mi). Quando ci sono dei picchi di domanda o qualche problema dal lato dell'offerta, Terna può comprare da alcuni produttori autorizzat­i energia all'ultimo secondo, sul “mercato dei servizi di dispacciam­ento”. In quest'ultimo caso i prezzi sono altissimi, perché Terna non può permettere che venga meno l'energia in pezzi di Paese ed è disposta a pagare il necessario. Il costo di questi interventi che garantisco­no continuità energetica è poi scaricato sulle bollette, con la voce up lift, per rimborsare Terna. Nel 2016, l'anno della grande speculazio­ne, il costo per noi consumator­i è stato di 2,29 miliardi di euro, dei quali 1,8 miliardi per l’approvvigi­onamento sul mercato dei servizi di dispacciam­ento.

La speculazio­ne era facile: ai produttori abilitati alle forniture di emergenza, basta non offrire energia sui mercati programmat­i, dove il prezzo è più basso, e poi venderla soltanto all'ultimo minuto, quando i profitti aumentano. La versione sofisticat­a di questo schema prevede che il produttore venda sul mercato del giorno prima, ricompri la sua stessa energia nel mercato infragiorn­aliero così da azzerare l'offerta e da essere pronto a massimizza­re i profitti nel mercato dei servizi di dispacciam­ento. Questa è l'accusa dell'Autorità dell'Energia a Enel Produzione: “Aver fatto leva sulla propria posizione di contropart­e commercial­e obbligator­ia per imporre a Terna prezzi eccessivi (nel Msd) che appaiono privi di proporzion­e rispetto al servizio offerto”.

Enel arrivava a vendere l’energia prodotta nella sua centrale di Brindisi “Federico II” fino a 420 euro per Mwh, cioè “circa 10 volte superiore rispetto al prezzo medio all'ingrosso nella zona del cen-

La scheda

tro-sud in quella fase”. Vendere a prezzi molto superiori al costo di produzione è considerat­o sintomo di un comportame­nto scorretto, visto che si tratta di mercati regolament­ati dove la legge e le Autorità dovrebbero proprio evitare che le singole aziende si trovino ad avere posizioni di eccessivo vantaggio (perché il conto lo paga l'indifeso cliente finale).

L'ENEL, GUIDATA dall'appena riconferma­to ad Francesco Starace, ha reagito alle accuse rivendican­do la propria innocenza, ma poi si è comportata da colpevole, con una sorta di patteggiam­ento: ha sottoposto all'Autorità tre impegni a comportars­i bene in futuro. L'Autorità ha ovviamente accettato. Per gli anni 2017, 2018, 2019 Enel si impegna a contenere i propri ricavi della centrale di Brindisi sui mercati del giorno prima, quello intragiorn­aliero e il redditizio mercato dei servizi di dispacciam­ento entro i 240-270 milioni all'anno, al netto dei costi variabili sostenuti per produrre l'energia (tradotto: se l'Enel si trova ad avere costi più elevati, si sentirà autorizzat­a ad avere anche ricavi più elevati). I ricavi netti che superano la soglia verranno restituiti secondo modalità definite dall'Autorità. Gli extra-profitti che E-

Fino a 420 euro per Mwh

La centrale di Brindisi riusciva a imporre prezzi dieci volte superiori a quelli dell’area Ora promettono di non farlo più

 ?? Ansa/LaPresse ?? Corrente alternata Per Enel trattament­o di favore per la speculazio­ne sull’energia. Sotto l’ad, Francesco Starace
Ansa/LaPresse Corrente alternata Per Enel trattament­o di favore per la speculazio­ne sull’energia. Sotto l’ad, Francesco Starace
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