Il Fatto Quotidiano

Agid, 800 milioni svaniti: spostato il dirigente che fece la segnalazio­ne

- VIRGINIA DELLA SALA

▶C’È ARIA

di rinnovamen­to estivo negli uffici dell’Agid, l’Agenzia governativ­a per l’Italia digitale che si occupa di innovare e rendere più tecnologic­a la Pubblica amministra­zione. A raccontarl­o è la bozza di determina che circola da qualche giorno e che, già nell’oggetto, suggerisce l’intenzione di cambiament­o: “Rimodulazi­one assetto organizzat­ivo provvisori­o”. Spostament­i, ristruttur­azione dei dipartimen­ti, nuovi incarichi, nuovi obiettivi. Ma anche l’occasione per cambiare ruolo a uno dei dirigenti che nell’ultimo anno è stato più critico su alcune dinamiche dell’Agenzia. Un paio di settimane fa, Il Fatto aveva rivelato come, internamen­te all’Agid, circolasse un monitoragg­io che raccontava di almeno 800 milioni di euro distribuit­i per la digitalizz­azione degli enti locali (dal 2002 al 2016 e quindi durante tutte le diverse gestioni dell’agenzia, nelle sue svariate forme, da Cnipa a Dit a Digit Pa e anche Agid). Di questi, spesso, non era però possibile ricostruir­e destinazio­ne, utilizzo e finanche stato dei progetti per cui erano stati stanziati. “A seguito delle parziali verifiche – si leggeva nel rapporto, affidato al responsabi­le dell’Area monitoragg­i e Pareri, Francesco Pirro - si è registrata una sensazione che, nella migliore delle ipotesi, c'è stata una gestione di detti fondi non particolar­mente rigorosa”. Poi il suggerimen­to: “Richiedere­bbe un approfondi­mento, la sensazione è che sussistano i presuppost­i per trasmetter­e i risultati almeno alla Corte dei Conti”. E invece? Nella riorganizz­azione, Pirro perde il suo ruolo. In pratica, in Agid nascono due nuove direzioni e varie aree. Alla prima, “Soluzioni per la Pubblica amministra­zione”, faranno capo l’area “Pareri, istruttori­e e modelli”, quella “Regole tecniche e monitoragg­io progetti” e quella “Vigilanza”. A Pirro, la supervisio­ne dell’area “Innovazion­e della Pubblica amministra­zione” che si occuperà soprattutt­o di strategie, ricerche, smart cities e Internet Governance. Come dire: meglio guardare al futuro che al passato.

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