Il Fatto Quotidiano

“Il clima pazzo e le frottole di Mr. Trump”

- GIAMBARTOL­OMEI

“Icasi di siccità degli ultimi anni sono qualcosa di inedito, mai verificato nel passato”. Il meteorolog­o Luca Mercalli non è sorpreso ma “la situazione è grave”. Era preved ibile? Si c u r amente perché non c’è stata pioggia e neve durante l’inverno almeno nelle due zone critiche del Nord, che sono il Veneto e l’Emilia. Da un paio di mesi venivano previsti questi problemi. C’era qualche modo per prevenire i disagi? L’acqua se non c’è non si può creare. Le autorità del bacino del Po, allertate da tempo, avranno fatto le loro conferenze per decidere gli usi prioritari dell’acqua. Al di là di fogli e carte bollate, se l’acqua non c’è non può essere inventata. E i ghiacciai montani non possono aiutare?

Di solito ci danno acqua nella seconda metà dell’estate. In genere nella prima parte dell’estate sono coperti da neve, che con queste temperatur­e sta andando via molto rapidament­e e mette a repentagli­o il contributo dei ghiacciai. Invece sulle Dolomiti non è nevicato nell’inverno e la situazione è peggiore. Lì i ghiacciai cominciano a scoprirsi.

Si ritirerann­o ancora? Quello accade tutti gli anni e un’ondata di calore come questa accelera un pochino il fenomeno. Secondo lei si sta facendo dell’allarmismo sui media?

Penso che manchi un collegamen­to tra le emergenze come questa e il cambiament­o del paradigma economico. Quando passa l’emergenza nessuno si dà da fare per dei cambiament­i struttural­i. Bisognereb­be seguire quanto scritto dal Papa nell’enciclica Laudato si’o seguire l’accordo di Parigi, che per Trump sono tutte frottole.

Con questo caldo dovremmo rinunciare a ventilator­i e condiziona­tori per rispettare l’ambiente?

Con questo caldo il condiziona­tore diventa una necessità. Quello che si può fare è l’isolamento termico alla casa, qualcosa di struttural­e.

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