Fico (M5S) e Anzaldi (Pd) uniti contro Fazio
Forza Italia protesta contro la cancellazione de L’Arena. Renziani contro la Berlinguer
Il
mega contratto della Rai a Fazio Fazio (11,2 milioni di euro per 4 anni, oltre 2,8 milioni a stagione) continua a suscitare polemiche. L’ultimo a scagliarsi contro il conduttore è il presidente della commissione di vigilanza, Roberto Fico: “Fazio è un comunista con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra. Quando era stato preventivato di toccare il suo stipendio, voleva scappare altrove. Ora che è arrivato il suo compare Orfeo ad aumentarglielo, non vuole più andarsene”.
IL DEM Michele Anzaldi, invece, ha fatto di più: un esposto al presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, e al procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti, Andrea Lupi, in cui vengono evidenziate le possibili anomalie del contratto, a partire dalla mancata riduzio- ne del 10% dei compensi sopra i 240 mila euro e dal pagamento dei diritti a una società ancora non costituita, sollevando dubbi sulla sua legittimità e ipotizzando un danno erariale alla tv di Stato.
Fibrillazioni continuano anche all’interno del Cda, con Carlo Freccero critico verso Orfeo per la gestione complessiva dei palinsesti (“non sono stato ascoltato, ora farò una battaglia continua e costante”, sopra l’intervista), e nel mondo politico, con Gasparri e Gelmini di Forza Italia all’attacco del dg per la cancellazione dell’Arena di Massimo Giletti.
NEL FRATTEMPO, dando uno sguardo ai palinsesti, appare evidente che tutte le voci critiche alla maggioranza e al Pd renziano al momento siano confinate su Rai3, che diventerà una sorta di “rete-ghetto” per tutti quei giornalisti e conduttori non proni al pensiero unico renziano. Report di Sigfrido Ranucci, innanzitutto, confermato al lunedì sera, cui seguirà Presadiretta , il programma di Riccardo Iacona. Poi Gad Lerner, che dopo Op er ai verrà ingaggiato per un’altra serie di puntate la cui collocazione è ancora da definire. Sul terzo canale anche Lucia Annunziata, che rad- doppierà la sua In 1/2ora della domenica pomeriggio: nella seconda parte ci sarà un talk. Poi Michele Santoro, che dopo M, le due puntate su Adolf Hitler, tornerà su Rai3 per una serie di docu-film. E naturalmente Bianca Berlinguer, cui resterà la prima serata del martedì con Cartabianca , in attesa di riprendere anche la striscia pre-serale.
Ed è la Berlinguer a essere il vero bersaglio dei pasdaran renziani. Secondo gli spifferi in arrivo dal Nazareno, la tentazione di alcuni sarebbe quella di chiudere la trasmissione, prendendo al balzo la palla dei bassi ascolti: Cartabianca, infatti, veleggia intorno al 3%, non molto più di Politics, ed esce sempre sconfitta dallo scontro diretto con Giovanni Floris. Agorà di Gerardo Greco in prima serata, per esempio, andava molto meglio. Ma non è questo il punto: nel Pd non gradiscono lo spa- zio che Berlinguer concede agli anti renziani. “Ci sono sempre Bersani, Cuperlo e Orlando. Oppure i grillini”, è l’accusa. Per il momento, però, prevale l’opinione che chiudere adesso Cartabianca equivarrebbe a fare della giornalista una vittima, oltretutto in modo recidivo, visto che era già stata rimossa dal Tg3 da Antonio Campo Dall’Orto. Per il momento resta in palinsesto, con la speranza di alcuni “che si schianti da sola” per i bassi ascolti.
Insomma, per Rai3 sembrano tornati i tempi di Telekabul, ovvero il terzo canale ai tempi del Tg3 diretto da Sandro Curzi, a metà degli anni 90, quando si caratterizzò come una sorta di terra libera dal berlusconismo imperante. Con la differenza che Telekabul faceva ascolti, mentre il canale diretto da Daria Bignardi ne perde in continuazione.