Caos in piazza a Torino: gli organizzatori nei guai
Domani interrogano il presidente dell’ente turistico sul maxischermo di Juve-Real Mancava una polizza comunale ad hoc: un massimale di 6 milioni per la morte di Erika e 1500 feriti
Entra nel vivo l’inchiesta sui fatti di Torino del 3 giugno: la fuga da piazza san Carlo degli juventini in preda al panico per i falsi allarmi, la morte di Erika Pioletti e 1.500 feriti. Domani i pm interrogheranno Maurizio Montagnese, presidente di Turismo Torino, l’ente turistico del Comune che era stato incaricato di organizzare la proiezione della finale di Champions League sul maxischermo in piazza. Doveva essere sentito come semplice testimone, ma in alcune delle tante querele arrivate dalle persone ferite durante la fuga e la calca qualcuno deve aver indicato espressamente il suo nome e così da semplice persona informata sui fatti Montagnese – manager di Intesa Sanpaolo nominato alla guida dell’ente turistico da Piero Fassino e confermato dal sindaco Chiara Appendino – è diventato testimone assistito.
POTREBBE essere soltanto il primo di una lunga serie, visto che nelle denunce fatte dai feriti sarebbero state indicate altre persone, che dovranno presentarsi in procura accompagnati dai loro avvocati.
E non è tutto. Potrebbero presto partire le prime richieste di risarcimento danni in sede civile. Nell’ordinanza comunale del 1° giugno sull’allestimento del maxi schermo per la partita tra la Juventus e il Real Madrid si legge che sono “gli organizzatori della manifestazione”, cioè Turismo Torino, ad assumersi “la responsabilità civile e penale conseguente a qualsivoglia danno a persone e/o cose”. L’ente turistico aveva una polizza con un massimale da sei milioni di euro, mentre la Città, se fosse chiamata in causa, avrebbe seri problemi a rispondere perché non aveva un’assicurazione specifica per questo evento.
Nel frattempo, per ricostruire la catena di responsabilità sull’organizzazione della piazza e sui controlli effettuati prima e durante la proiezione della partita, i magistrati e gli agenti della Digos stanno studiando le carte e gli atti acquisiti negli uffici del Comune, della prefettura, della stessa questura, del servizio 118 e dei vigili del fuoco. Gli investigatori vogliono anche capire l’elemento che ha scatenato il falso allarme e provocato il panico in piazza. Inizialmente si parlò di una bravata, uno scherzo di due ragazzi: ipotesi subito smentita. Il fascicolo quindi resta aperto dalla procura di Torino, al momento contro ignoti, per omicidio colposo ( in merito alla morte di Erika Pioletti, 38enne rimasta schiacciata nella calca) e lesioni colpose gravi e gravissime provocate dall’omissioni di atti.
TRA I FERITI c’è anche Francesca, 26enne che ieri è tornata a casa dopo venti giorni di ricovero ospedaliero. La giovane è stata dimessa nel pomeriggio dal reparto di medicina d’urgenza dell’ospedale Molinette di Torino, dove per una settimana era stata tenuta in coma farmacologico a causa di un grave trauma toracico. In ospedale re- stano ancora due feriti, i coniugi Marisa Amato e Vincenzo d’Ingeo. Le condizioni più gravi sono quelle della donna che, nonostante sia stata già sottoposta a un delicato intervento chirurgico, rischia di rimanere paralizzata. “Credo che i fatti tragici di piazza San Carlo indichino che c’è ancora molto da fare, per educare a stare insieme in modo civile e rispettoso delle regole proprie dell’ambiente e degli altri”, ha detto ieri mattina, durante l’omelia per la messa in duomo per la festa di San Giovanni Battista, patrono della città, l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia. L’attenzione, ha aggiunto, va posta anche sul “dovere di programmare e gestire al meglio di eventi cittadini”.
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PROPRIO la programmazione e la gestione della festa del patrono di ieri ha suscitato molti malumori. Alcuni esercenti del centro hanno dovuto smontare in poche ore i tavolini esterni per ragioni di sicurezza pubblica. L’ordinanza è stata notificata soltanto venerdì e così molti locali hanno preferito chiudere l’attività.
3 GIUGNO La proiezione della finale di Champions League era stata organizzata in Piazza San Carlo. Un falso allarme ha scatenato il panico: muore schiacciata nella calca una 38enne