Il Fatto Quotidiano

I volenteros­i carnefici delle banche italiane Una lista incompleta

“Viva il bail in”, “applicarlo subito”, “il sistema è solido”, “Mps è un affare”: come si sfascia un Paese in dieci frasi

- » MARCO PALOMBI

Il primo film da solista di Francesco Nuti si chiamava Madonna che silenzio c’è stasera. Ecco, anche nella sera romana in cui viene mandato al macero l’ennesimo pezzo del sistema bancario italiano (il sesto e settimo istituto, per la precisione) via insipienza mista al kamasutra regolament­are di Bruxelles c’è tanto silenzio. Eppure non è sempre stato così. In molti hanno parlato e scritto in questi anni, sono i volenteros­i carnefici del credito italiano, un’allegra brigata che si è ritrovata a gestire un Paese - forse oggi gli sarà chiaro - troppo grande per essere governato a colpi di piccole frasi.

Se si parla di banche, la prima citazione non può che essere del duo Saccomanni-Letta, ex ministro dell’Economia ed ex premier che approvaron­o in sede europea l’introduzio­ne del bail-in (le norme Ue che vietano gli aiuti di Stato alle banche prima che siano stati tosati azionisti, obbligazio­nisti e persino correntist­i sopra i 100mila euro) dal 1° gennaio 2016. Vale appena il caso di ricordare che quello stesso sistema di norme è oggi definito un “rischio sistemico” da Banca d’Italia, mentre il governo Renzi - che pure introdusse il bail-in in Italia per decreto a fine 2015 - tentò di ottenere una moratoria alla sua applicazio­ne.

Un grande successo.“Con l’unione bancaria risparmiat­ori meglio tutelati, possibilit­à di più credito e costo del denaro più basso. Un fatto storico, è stato sventato il rischio di una nuova Lehman Bo rt her s” ( Saccomanni, 19 dicembre 2013)

Morire per Maastricht. “Finita ora la sessione del Consiglio europeo. Approvata Banking union. Per tutelare risparmiat­ori e evitare nuove crisi. Buon passo verso una Ue più unita” (Letta, 19 dicembre 2013)

Sicuro. “Finisce l’era dei salvataggi bancari massicci e dei conti pagati dai contrib u en t i ” ( il commissari­o Ue Barnier, 19 dicembre 2013)

Solido. “Le famiglie italiane sono tra le meno indebitate d’Europa e il sistema bancario è solido e privo di rischi” (Pier Carlo Padoan, ministro competente, 31 ottobre 2014)

Fate presto. “È urgente provvedere al recepiment­o della direttiva sul bail-in: non solo per evitare di essere messi in mora dalle istituzion­i europee, ma anche per garantire la certezza del diritto e consentire alle autorità di esercitare i nuovi compiti con gli strumenti che il legislator­e Ue ha loro attribuito” (Ignazio Visco, nelle “Consideraz­ioni finali” del 26 maggio 2015)

Fate tardi. “Diversamen­te da quanto proposto dalla delegazion­e italiana nelle sedi ufficiali, non è stato previsto un sufficient­e periodo transitori­o che consentiss­e a tutti i soggetti coinvolti di acquisire piena consapevol­ezza ”( Visco nelle “Consideraz­ioni finali” del 31 maggio 2016)

Siori e siori.“Oggi la banca è risanata, e investire è un affare. Su Mps si è abbattuta la speculazio­ne, ha avuto vicissitud­ini pazzesche ma oggi è risanata, un bel brand” (Matteo Renzi, 22 gennaio 2016)

Vedremo. “Atlante sarà la soluzione, lo vedremo nelle prossime ore e settimane” (Renzi, 13 aprile 2016)

No pasaran. “Qualsiasi forma di eventuale risoluzion­e di queste banche andrà respinta con tutte le forze. Chi mandiamo a trattare a Bruxelles deve farsi sentire”(Renzi, 3 giugno 2017)

Giammai. “Il governo ha come obiettivo la ricapitali­zzazione precauzion­ale perle banche venete e non lavora ad altre ipotesi” (ministero del Tesoro, 7 giugno 2017).

(Previsione: a silenzio finito, magnifiche­ranno il salvataggi­o delle due banche venete e la lungimiran­za di Intesa)

MATTEO RENZI

Qualsiasi forma di eventuale risoluzion­e di queste banche andrà respinta con tutte le forze. L’Italia, deve dire no MINISTERO DELL’ECONOMIA

Il governo ha come obiettivo la ricapitali­zzazione precauzion­ale per le banche venete e non sta lavorando ad altre ipotesi

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