Il Fatto Quotidiano

L’equivoco Caimano: in realtà hanno vinto astenuti e anti-Renzi

Forza Italia e Berlusconi perdono consensi e peso specifico nella coalizione di centrodest­ra, in cui la Lega ora pesa di più

- » TOMMASO RODANO

Più che la destra, ha vinto l’astensione. La prima lettura del risultato dei ballottagg­i ha fatto gridare al successo del centrodest­ra unito, Berlusconi più Salvini. Corretto solo in parte. Il vero trionfator­e delle elezioni è stato il rifiuto della politica, che quest’anno ha coinvolto anche i titolari della presunta “diversità” anti partitica: il Movimento 5 Stelle.

L’affluenza era già in picchiata rispetto al confronto tra il primo turno di cinque anni fa e quello di quest’anno (dal 68 al 60%). Nelle città in cui si è votato il secondo turno, è scesa ancora: dal 58% di due settimane fa al 46,03% di domenica.

Un paio di esempi sono particolar­mente clamorosi: a Verona, nel 2012, Flavio Tosi per diventare sindaco aveva dovuto portare a casa 76.904 voti. Al suo successore Federico Sboarina ne sono bastati trentamila in meno: 46.962. Cinque anni fa l’affluenza era stata del 69,6%, domenica si è fermata al 42,3%: la differenza l’ha fatta chi non ha votato. La Lega si è giustament­e intestata la vittoria, ma nei numeri di lista è passata dai 13.065 voti del 2012 ai 9.704 di quest’anno (una parte signifi-

Effetto 4 dicembre I candidati “non dem” aumentano i voti al secondo turno, quelli “dem” li perdono

cativa dei consensi del Carroccio è stata intercetta­ta dalla lista civica che porta il nome di Sboarina). Anche a Como l’affermazio­ne del centrodest­ra è spinta dall’affl uenza quasi imbarazzan­te del ballottagg­io: 35,8% (nel 2012 fu del 60,3% al primo turno e del 42,7 al secondo). Il sindaco del Pd Mario Lucini era stato eletto con con 21.562 voti, oggi a Mario Landriscin­a, centrodest­ra, ne bastano 13.045. Insomma: il boom delle destre è gonfiato anche dalla diserzione di massa delle urne.

I dati calcolati da YouTrend dopo il primo turno consentono un ulteriore livello di lettura: nei comuni sopra i 15 mila abitanti delle Regioni a statuto ordinario, la Lega è al 7,8% e Forza Italia al 7%. Al Nord il Carroccio sale al 12,6% contro il 7,8% di Berlusconi, al Centro sono entrambi attorno al 6% (alle Amministra­tive le percentual­i dei partiti sono diluite dalla proliferaz­ione delle liste civiche). Salvini ora pesa più di Forza Italia. Un bel rompicapo: Salvini non può essere la guida del centrodest­ra, perché sotto Firenze prende poco e sotto Roma non prende nulla, ma al Nord il centrodest­ra senza la Lega sempliceme­nte non esiste.

SE IL NON VOTO ha vinto le elezioni, il Partito democratic­o le ha perse. L’effetto 4 dicembre è evidente soprattutt­o in quelle che dovevano essere le fortezze del centrosini­stra. A

Pistoia cinque anni fa il dem Samuele Bertinelli era stato eletto al primo turno con 23 mila voti. Domenica al ballottag- gio ne ha messi insieme 16 mila (dopo i 14 mila del primo turno). Il Pd in una consiliatu­ra ha perso un terzo dei suoi consensi: scende da 12.438 a 8.456 voti.

ALa Speziai voti del partito di Renzi invece sono dimezzati: erano 10.136 nel 2012, ora sono 5.819. Il centrosini­stra Paolo Manfredini domenica ha messo insieme 13.771 preferenze, cinque anni fa Massimo Federici vinceva al primo turno toccando quota 21.448. ASesto San Giovanni( fu Stalingrad­o d’Italia) la sindaca uscente Monica Luigia Chittò passa dai 16.144 voti del 2012 agli 11.334 di domenica. A Ge

nova, soprattutt­o, Marco Doria prendeva 114.245 voti e il Pd 55.137. Cinque anni più tardi, Gianni Crivello si ferma a 91.057 voti, il Pd a 43.156.

I candidati del Pd perdono consensi addirittur­a tra primo e secondo turno (quando in genere se ne conquistan­o, per ovvi motivi) a L’Aquila, Avezzano, Budrio.

Il partito di Renzi ha completato il cambio di muta. Regge al Sud, trainato dalle civiche, va male al Centro e al Nord, soccombe clamorosam­ente nelle Regioni rosse: 5 ballottagg­i su 5 persi in Emilia Romagna, 3 su 3 in Liguria.

 ?? Ansa ?? Coalizione? Silvio Berlusconi con Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Ansa Coalizione? Silvio Berlusconi con Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy