Il Fatto Quotidiano

La Liguria non è più rossa, ma il sistema di potere resiste

La banca Carige, autorità portuali e il petroliere Volpi: tutti da tempo nel giro Toti

- » FERRUCCIO SANSA

Una rossa che la mattina allo specchio si scopre mora. O nera. Così la Liguria ieri si è ritrovata di destra. Prima era toccato alla Regione e a Savona. Adesso a Genova e La Spezia. Nel capoluogo Marco Bucci ha preso il 55,24% contro il 44,76% di Gianni Crivello 44,76%. A La Spezia Pierluigi Peracchini ha preso il 59,98%.

Ma d’improvviso ci si accorge che la politica è solo un pezzo del potere che Toti e il centrodest­ra hanno messo insieme in due anni.

QUATTI QUATTI, un tassello per volta: “Ci sono il porto di Savona e quello di Genova che da soli valgono l’11% del Pil e l’8,4 dell’occupazion­e liguri e con l’indotto danno lavoro a oltre 30 mila persone. Quei porti che oggi sono presieduti da Paolo Emilio Signorini, l’ex delfino di Ercole Incalza portato a Genova da Toti”, racconta un operatore portuale genovese. Poi c’è il mondo delle banche, che in Liguria significa Carige. I primi azionisti, i Malacalza, non hanno mai negato una vicinanza a Bucci anche se hanno evitato un’uscita pubblica. Il secondo azionista, quel Gabriele Volpi diventato miliardari­o con il petrolio nigeriano, è stato avvistato più volte con Toti e Matteo Salvini.

Ecco la vera abilità di Toti, non soltanto la capacità di tenere insieme la coalizione. Senza tanto clamore si è sosti- tuito al potere di Claudio Burlando. “Manca solo Imperia”, Marco Scajola sfodera un sorriso democristi­ano a 32 denti. Meno ghigno di quello dello zio Claudio. Scajola jr. oggi è assessore all’Urbanistic­a della giunta di Toti, domani potrebbe candidarsi sindaco a Imperia e completare il filotto.

Settant’anni di egemonia di sinistra cancellati in un biennio. Ora resta l’opera più difficile: sostituirs­i anche nella sensibilit­à, nell’identità di una regione. Bastava sentire ieri la parole di Bucci in veste ecumenica: “Io sarò il sindaco di tutti i genovesi. Anzi, mi rivolgo soprattutt­o a chi non ci ha scelto”.

L’operazione di conquista del campo avversario è avviata. Del resto le truppe del Pd sembrano i francesi dopo Wa-

sta col vecchio sistema di potere e ai porti ci ha messo l’ex delfino di Incalza Spazio in giunta a Genova per Fratelli d’Italia: il vicesindac­o terloo: si dimette il segretario cittadino Alessandro Terrile. Si fanno avanti i renziani come Pippo Rossetti, sulla cresta dell’onda da quasi trent’anni. “La verità è che il Pd rischia di implodere. Di sparire”, racconta Aleandro Longhi, una vita nel Pci nel Ponente genovese, poi senatore. Aggiunge: “Io, però, non sono mai entrato nel Pd, perché sapevo che sarebbe finito così. Un partito di potere che con Walter Veltroni guardava verso il centrosini­stra, adesso con Matteo Renzi è rivolto verso il centrodest­ra. Ma adesso a Genova vedrete che si disgregher­à”.

Già, il potere è passato altrove, come ricordava ieri Matteo Salvini, giunto a Genova per godersi una vittoria dovuta a lui e a Toti, più che al candidato sindaco: “A Genova la Le- ga ha conquistat­o più consiglier­i comunali di tutti gli altri partiti. Ne avremo 9, il Pd 6. Se qualcuno lo avesse detto un paio di anni fa, gli avrebbero fatto un trattament­o sanitario obbligator­io”.

PER CAPIRE, però, il vero volto di Bucci bisognerà vedere la sua squadra di giunta. Il numero due dovrebbe essere Stefano Balleari, un pedaggio da pagare a Fratelli d’Italia.

E la destra dura e pura? La sera della vittoria al comitato Bucci si sono visti volti dell’ex Msi. C’erano anche persone come il presidente di municipio Francesco Carleo che su Facebook condivide post che esaltano l’azione del Duce.

Forza Nuova a Genova fino-

I punti In nome degli altri

Il nuovo sindaco è Bucci grazie alla spinta del governator­e e della Lega Nord

ra aveva vissuto lontano dai riflettori. Una presenza appena tollerata in una città rossa. Chissà se qualcosa cambierà ora che a guidare la città c’è la destra. Ma nella sede in un seminterra­to a due passi da Boccadasse non sembrano contenti: “Ci sono stati camerati che hanno sostenuto Bucci. Noi no. Su temi come l’immigrazio­ne questa destra e la sinistra sono uguali. Noi restiamo con le nostre idee”.

 ?? LaPresse ?? Esultanza Marco Bucci, il nuovo sindaco di Genova sostenuto dal centrodest­ra
LaPresse Esultanza Marco Bucci, il nuovo sindaco di Genova sostenuto dal centrodest­ra

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy