Il Fatto Quotidiano

Facebook vuole tutto: diventa anche tv

Il progetto A fine estate sarà pronta una serie per gli utenti tra i 17 e i 30 anni. Zuckerberg vuole sfidare Netflix e Youtube

- » MARCO FRANCHI

Facebook

può diventare la nuova Netflix? La domanda ieri è rimbalzata di sito in sito, di forum in forum. Lo si saprà a fine estate, quando il social network di Zuckerberg potrà tirare le somme sul suo nuovo progetto: realizzare un programma televisivo, a puntate, destinato ai giovanissi­mi e attorno al quale riunire una community di utenti.

ALLA BASE, ci sono sempre mercato e concorrenz­a: fare come Netflix, come Google con YouTube, come Amazon, come Apple (che ai primi di giugno ha messo in onda la prima puntata di Planet of the Apps, un reality in 10 episodi incentrato sul mondo degli sviluppato­ri di applicazio­ni). I presuppost­i per il successo ci sono. O quanto meno ci sono quelli per un non totale fallimento. A differenza dei concorrent­i, il social network di Mark Zuckerberg può già contare su un pubblico potenziale di oltre due miliardi di persone (gli attuali utenti nel mondo) e la dimensione video - con il successo delle dirette - ha già dato prova di essere un terreno potenzialm­ente florido. Facebook, insomma, continua la sua corsa per ‘diventare Internet’.

L’obiettivo è la fascia più giovane degli iscritti di Face- book: “Stiamo supportand­o un piccolo gruppo di partner e creatori che sperimenta­no tipologie di show attorno alle quali è possibile creare una community, dallo sport alla commedia, dai reality al gioco - ha spiegato Nick Grudin, VP Media Partnershi­p di Facebook -. Siamo concentrat­i sugli show a puntate e aiutiamo tutti i nostri partner a capire quali sono i temi che funzionano meglio nei vari argomenti”.

L’operazione è stata rac- contata con maggiori dettagli dal Wall Street Journal (proprietà di Rupert Murdoch, editore e imprendito­re nel campo della Pay-tv con Sky). Stando alle indiscrezi­oni riportate dal quotidiano statuniten­se dunque, la società di Mark Zuckerberg avrebbe avuto incontri con major e agenzie di talenti di Hollywood e avrebbe indicato un budget di 3 milioni di dollari a puntata, in linea con le produzioni di fascia alta della tv via cavo.

LA COMPAGNIA sarebbe inoltre interessat­a a produzioni di fascia media e a contenuti brevi, da dieci minuti ognuno. Facebook punterebbe a raggiunger­e un target dai 13 ai 34 anni, con un focus nella fascia 17-30, per attrarre un pubblico di giovani al momento più interessat­o a Instagram e Snapchat. Così, sempre in base alle indiscrezi­oni, la piattaform­a guarderebb­e a un ampio ventaglio di serie tv, che sia in grado di intercetta­re i gusti in modo trasversal­e: dai teen drama ricchi di suspense come Pretty Little Liars (che per oltre sei stagioni è riuscita a non svelare chi fosse la morta- non morta che minacciava tutti) a Scandal (che è un susseguirs­i di intrighi, personaggi doppiogioc­histi e ricatti). Fino ai reality come The Bachelor: il richiamo della storia d’amore dovrebbe spingere gli utenti a nutrirsi di un video dopo l’altro. È il binge watching: porta miliardi e ora lo vuole anche Facebook.

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Ansa Il futuro Tablet e nuove tv sono sempre più affollate di app “televisive”

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