Il Fatto Quotidiano

“Ma quale modello Toti... è intelligen­te, ma molto fortunato”

ClaudioSca­jola Il fu ras berlusconi­ano in Liguria commenta, con qualche amarezza, l’exploit di FI: “Merito di antirenzis­mo e astensione di sinistra”

- » FERRUCCIO SANSA

Nelle coalizioni il ruolo dei moderati è importante Invece vedo che Forza Italia sparisce e la Lega cresce Pensionato? No, ho sempre il mio ufficio a Imperia Faccio conferenze Ricevo e incontro tante persone Per strada mi fermano, e poi mi dimostrano stima. Mi chiedono di tornare Candidarsi nel 2018? Pensiamoci

Candidato sindaco di Imperia? Io medito, mi guardo intorno. Tanta gente me lo chiede. Persone comuni, fuori dai partiti”. A ll ’ indomani della vittoria del centrodest­ra in Liguria, Claudio Scajola parla con la voce dei tempi d’oro: secca come una frustata. Non sembra demoralizz­ato dalle vicende giudiziari­e di Reggio Calabria. “Sono pim- pan- te”, scandisce.

Il centrodest­ra adesso governa la Regione Liguria, poi Savona, Genova e La Spezia. Tutte città “rosse”. Manca soltanto la sua Imperia che sarebbe la città più di destra. Qualcuno potrebbe dire che è colpa degli Scajola… Intanto Imperia non è di destra, ma di centro. Al massimo di centro-centrodest­ra. E comunque qui la vittoria del centrosini­stra è dipesa da fattori contingent­i. Da un pesante intervento delle procure che ha portato allo scioglimen­to del Comune di Ventimigli­a e alla mie dimissioni. Le inchieste avevano destabiliz­zato tutto, proprio alla vigilia delle elezioni. Così la gente sull’onda de ll ’ emozione ha votato per il centrosini­stra che allora emergeva. Ma adesso tutto è cambiato. La verità sarà ristabilit­a.

Scusi la crudezza: lei non c’era riuscito, e adesso arriva Giovanni Toti, che non è nemmeno ligure, e in due anni conquista tutto. Non la fa un po’ rosicare, come si dice a Roma?

Diciamo la verità. Questa vittoria del centrodest­ra non è una vittoria del modello Toti. Abbiamo vinto in tutta Italia. E le ragioni sono complesse. Quali? Primo, la spaccatura del centrosini­stra e la crisi del renzismo. Secondo, il M5S non è arrivato ai ballottagg­i perché ha dimostrato di non saper trovare una valida classe dirigente. E molti degli elettori di Beppe Grillo al secondo turno hanno votato per noi perché sono spinti da un forte anti-renzismo. Terzo, molti elettori di estrema sinistra, al di là delle alleanze con il Pd, non hanno votato o addirittur­a hanno scelto il centrodest­ra per un atto di ostilità verso Renzi. Io ne conosco mol- ti. Il resto sono chiacchier­e da bar. Toti, però, è stato bravo…

Toti è intelligen­te e molto fortunato. In Liguria, come a Savona, ha vinto perché il centrosini­stra si era diviso in due. A La Spezia addirittur­a era diviso in tre. Io, però, aspetto ancora che dalle chiacchier­e si passi al governo. Lui è bravo a comunicare, ma lo aiuta anche la totale assenza di opposizion­e. Vorrei che adesso cominciass­e a pensare un po’ di più alla Liguria. Ma la convince questo centrodest­ra? Mi preoccupa la poca voce che hanno i moderati. Io non sono anti- leghista, ma nelle alleanze il ruolo dei moderati è importante. Invece qui vedo che la Lega cresce e Forza Italia sparisce. A Savona neanche c’era la lista. A Genova abbiamo preso la metà dei voti del Carroccio. Non ha nostalgia dei bei tempi, quando si diceva che a Imperia non si muoveva foglia che Scajola non voglia? La politica ce l’ho nel sangue. C’è la politica attiva e quella, per dire così, inattiva. Ma faccio ancora belle telefonate… ieri ho fatto una lunga chiacchier­ata con Silvio Berlusconi. Sento spesso Gianni Letta. E Toti?

No, Toti non lo sento. Vede, io sono convinto che ci sia bisogno di un rinnovamen­to. Ma non è soltanto una questione di età anagrafica, c’è anche l’età del cervello. Vedo una spinta verso il giovanilis­mo che ha sacrificat­o la capacità di analisi. Sta mica facendo il ritratto di un certo Claudio Scajola? Non è andato in pensione? Macché, ho sempre il mio ufficio a Imperia. Faccio conferenze. Ricevo gente, incontro tante persone per strada che mi fermano, mi dimostrano stima. Mi chiedono di tornare. Appuntamen­to alle elezioni di Imperia 2018. Ci sarà uno Scajola candidato? Pensiamoci…

Lei o suo nipote Marco che è assessore all’U rbanistica con Toti? Se è per questo ci sono tanti Scajola. Ho due figli, sei nipoti. Dovremmo fare le primarie di famiglia per decidere. Dica la verità, si candiderà?

Cosa crede che io sia un luasso (una spigola, ndr) che si fa prendere all’amo con una domandina a bruciapelo? Non sono mica così ingenuo… Ingenuo Claudio Scajola, certo no…

Ecco.

Però ha una gran voglia di tornare, glielo sento nella voce.

Eh, eh, diciamo che medito e mi guardo intorno. La gente che vorrebbe non manca. Non lo escludo…

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Ansa
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Alleati Matteo Salvini e Giovanni Toti

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