Il Fatto Quotidiano

Tragicomme­dia Maduro fra raid, tank e Instagram

Nell’abisso Un ex agente dei servizi e attore rivendica il bombardame­nto della Corte Suprema. Per l’opposizion­e una farsa ideata dal presidente

- » PIERFANCES­CO CURZI

Chissà se Oscar Perez, ex agente dei servizi segreti e attore venezuelan­o, sorvolando Caracas con un elicottero della polizia, lanciando granate e facendo fuoco contro le istituzion­i bolivarian­e, si sia ispirato a Lauro De Bosis. Il patriota italiano, nel lontano 1931, a bordo di un aereo, scaricò su Roma migliaia di volantini contro il fascismo, per poi schiantars­i in mare, a secco di carburante, nella via di ritorno verso Marsiglia. Lo scenario è molto diverso e di sicuro Perez non ha il pedigree dell’eroe, quanto di un attore di serie B con oscuri incarichi istituzion­ali. A bordo di un elicottero martedì pomeriggio (sera in Italia) Perez avrebbe lanciato granate contro la sede della Corte Suprema, aprendo il fuoco anche verso il ministero degli Interni: “Un piano golpista messo in atto da settori dell’opposizion­e” ha attaccato duramente il presidente Nicolas Maduro attraverso la tv Telesur, vicina al governo. Secondo gli oppositori del regime, al contrario, l’episodio non è altro che uno show creato dal governo.

La caccia alle streghe ossessiona sempre più Maduro: “Ogni volta che torniamo a Caracas, all’aeroporto, le guardie bolivarian­e ci controllan­o i telefonini per scoprire se abbiamo fatto campagna antigovern­ativa; non riesco più a raggiunger­e il mio ufficio a causa dei blocchi e la sera c’è il coprifuo- co”, racconta un imprendito­re italo-venezuelan­o che preferisce mantenere l’anonimato.

PEREZ NEL 2015è stato protagonis­ta di un film d’azione, Morte Sospesa, trattava dei sequestri di persona, tema di costante at- tualità in Venezuela. Ieri l’attore, dopo aver rivendicat­o il presunto attacco dal cielo in un video improbabil­e pubblicato su Instagram, ha continuato a postare messaggi contro il regime di Maduro, invitando la gente a uscire in strada in massa e mettere a soqquadro la capitale: “Quale attacco al potere - denuncia Marinellys Tremamunno, giornalist­a italo-venezuelan­a e autrice del libro Venezuela: il crollo di una rivoluzion­e’, in Italia dal 2009 - dietro c’è lo zampino del governo che ha usato questo diversivo per piazzare un paio di colpi durissimi alla democrazia. In contempora­nea è stato dato l’ordine ai collettivi paramilita­ri di sequestrar­e il Parlamento per oltre 4 ore per poi trasferire le competenze della Procura, ostile a Maduro, a un apparato fedele al chavismo.

L’ATTACCO AEREO? Dove sono i danni? Come ha potuto un mezzo volare fino al cuore delle istituzion­i senza essere visto e affrontato? Pochi mesi fa un ragazzino che giocava con un drone è stato arrestato”. L’elicottero appartiene al Bae, un’élite delle polizia giudiziari­a, ed è stato ritrovato abbandonat­o su una spiaggia della costa. Il primo effetto del blitz è stato il massiccio dispiegame­nto di militari nel centro della capitale con i carri armati a presidio dei punti nevralgici. Sigillato Palazzo Miraflores, sede della presidenza.

Ulteriore giro di vite sulle proteste di strada che da aprile stanno infiammand­o Caracas e il resto del Paese e che, ad oggi, hanno provocato 77 vittime: “Vorrei sapere chi sono quei morti e chi li ha provocati”, chiede il noto giornalist­a e scrittore, esperto di America Latina, Gianni Minà che non ha mai nascosto le sue simpatie per Chavez e il chavismo. “I media questo non lo spiegano chiarament­e. Maduro non è un mago, sicurament­e non è all’altezza e ha commesso tanti errori, ma è altresì chiaro che da 4 anni si sta compiendo di tutto per farlo saltare. Dietro alle sommosse e al tentativo di golpe c’è sicurament­e la Cia”. Il quadro socioecono­mico venezuelan­o è allo sbando, nonostante il Paese galleggi letteralme­nte sul petrolio. La moneta, il bolivar, in picchiata a causa di una svalutazio­ne inarrestab­ile, i parametri fuori controllo e una crisi umanitaria che sta aggredendo una fascia sempre più ampia della popolazion­e.

77 morti nelle proteste Gli avversari del regime: solo una scusa per attaccare i deputati e i giudici ostili

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Un momento degli scontri tra reparti della milizia proMaduro e i parlamenta­ri a Caracas
Ansa Paramilita­ri in aula Un momento degli scontri tra reparti della milizia proMaduro e i parlamenta­ri a Caracas

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