CON LO IUS SOLI SI PUÒ SUPERARE IL LEGAME DEL SANGUE
Lo Ius soli è contronatura. Infatti quando vuoi sapere di chi è figlio qualcuno, fai la prova del Dna e il risultato è inconfutabile. Inoltre l’intera immaginazione del mondo e l’intera ramificazione delle religioni che entrano ed escono dalla leggenda, entrano ed escono dalla storia, sono fondate sul legame di sangue. Esemplare per tutti il sacrificio di Abramo che sul sangue è messo alla prova da Dio. Non deve spostare un confine. Deve uccidere il figlio. Però a partire da un certo punto della sua storia, l’intelligenza si scosta dalla natura non per negarla, ma per allargare lo spazio di ciò che si può fare o non fare.
IL RISULTATO È che ciò che si può fare è moltissimo, ed è appena cominciato, con mosse caute e mille volte verificate. Avviene soprattutto in tre campi: la scienza, le relazioni tra le persone, il rapporto (conferma o cambiamento) della tradizione. Nella scienza sappiamo che molte soluzioni e molta salvezza si trovano negando le cose così come sono, e cambiandole anche in modo profondo, dalla modifica di una cellula alla trasformazione del comportamento. Nel rapporto tra le persone ci siamo accorti che funziona benissimo in combinazioni (unioni, matrimoni, adozioni) che prima erano ignote o proibite. La tradizio- ne è una porta chiusa che non divide niente di concreto, né spazi né cose o persone. Divide credenze. Ma è la porta più pesante, e gruppi umani, di volta in volta, devono decidere se lasciarla chiusa senza fare domande, o fare domande che possono far scattare la serratura. La parola chiave è sangue. Che il sangue degli altri sia impuro lo dice persino l’inno nazionale francese, quella “Marsigliese” così cara e simbolo di libertà, anche per i non francesi. Si può rinunciare al sangue e scegliere qualche altra cosa come legame per stare insieme? Serve? Conviene? Ha senso? Strano il disorientamento su questo punto e, se insistete, la repulsione. Strano perché nella storia è continuamente accaduto. Pensate al “ratto delle Sabine”. La storia-leggenda ci dice che i romani cercavano mogli e le hanno prese in massa, e con la forza, da un altro Paese, facendole diventare immediatamente romane e madri di figli romani senza farsi una sola domanda sul sangue. Tutti romani, adesso, perché le donne rapite e i loro figli, vivevano su suolo romano. La civiltà romana e il suo diritto sono stati un capolavoro di flessibilità e di capovolgimenti sulla cittadinanza, sulla sua sacralità, sulla possibilità di estenderla come una “Legion d’onore” a chi avesse meritato nei confronti di Roma. Ma il sangue torna con forza nelle monarchie, nella discendenze ereditarie, nella tutela che le chiese si sono assunte di questa discendenza, formando il blocco di sentimenti e credenze irrevocabili detta “Tradizione”. Uso questa parola perché ci aiuta a capire il presente e ci spiega perché il dibattito parlamentare di questi giorni sulla legge che vorrebbe concedere lo Ius soli ai bambini nati in Italia da genitori stranieri è così violenta. La parola tradizione risuona due volte. Nella Chiesa definisce la più accanita delle correnti avverse a Papa Francesco e legate a tutto ciò che è monarchico ( ovvero esige tradizione anche nell’ambito della politica, che si vorrebbe sottoposta alla religione). Fra schieramenti e partiti nega tutte le conquiste della laicità e restituisce al sangue la sua preminenza di discendenza pura e controllabile. E, in particolare, è la parola chiave di tutto ciò che discende dal fascismo o comunque rifiuta l’uguaglianza democratica. Per queste ragioni sostituire la discendenza di sangue (è italiano chi è figlio di italiano) con il diritto di essere cittadino del luogo in cui nasci, è una bestemmia con sfumature di sacrilegio.
NATURALMENTE l’esempio più grande e più importante che, per il solo fatto di esistere spiega tutto, sono gli Stati Uniti. Nascono repubblica, nascono laici, nascono anti-ereditari. Ovvero sono profondamente estranei alla tradizione, e questo spiega il senso di modernità che il mondo ha sempre sentito istantaneamente intorno all’America. Tutto ciò spiega anche la profonda estraneità di Trump e dei suoi che, anche senza gli sbalzi psicologici che continuano a emergere in quella presidenza, intendono imporre all’America dello Ius soli( e dunque laica e contro la Tradizione) una svolta, mai prima avvenuta, verso la tradizione, dunque il sangue, dunque una America esclusiva e assoluta. Proprio questa America, appesantita da una pretesa di diritto del sangue ( America first) ci spiega che se l’Italia accettasse la legge dello Ius solidiventerebbe di colpo moderna, pronta al futuro, lontana dalla minaccia fascistoide e vetero-cattolica della tradizione. E ridisegnerebbe di noi una immagine nuova e coraggiosa invece di quella di un Paese terrorizzato da profughi inermi, donne e bambini in cerca di salvezza.