Helmut Kohl, la cerimonia solenne targata Ue che non è piaciuta ai figli
Omaggio all’ex cancelliere che riunificò la Germania
Helmut
Kohl, cancelliere dal 4 ottobre 1982 al 26 ottobre 1998, ha riunificato la Germania. E, ieri, ha messo d'accordo il Vecchio Continente a Strasburgo, dove l'Europarlamento ha reso omaggio al terzo cittadino onorario d'Europa. Il suo ultimo viaggio è cominciato in Francia ed è finito in Germania, a Speyer, nel duomo che lo stesso Kohl aveva trasformato in un monumento per i grandi incontri. Lì aveva trovato rifugio durante le incursioni aree degli alleati durante la Prima guerra mondiale e lì, da uomo più potente della Germania e fra quelli più influenti dell'Europa unita, aveva invitato molti dei grandi della terra: da Gorbaciov a Eltsin, da Bush senior alla Thatcher. Il suo ultimo viaggio è cominciato a Strasburgo, è proseguito in elicottero fino a Ludwisghafen, la città dove era nato il 3 aprile 1930 e dove è morto lo scorso 16 giugno; è continuato in auto prima di andare avanti sulla Mainz, una motonave con a bordo la vedova che ha trasferito il feretro fino a Speyer per il requiem con 900 invitati. Una commossa An- gela Merkel ha definito Kohl un “grande costruttore di ponti”. E ha ricordato che senza di lui, lei stessa non si troverebbe a Strasburgo: “La ringrazio per le opportunità che mi ha dato. La ringrazio per le opportunità che ha dato a molti”.
NELLA GRANDE AULA gremita, dove è intervenuto anche il primo ministro russo Medvedev, la cancelliera ha seguito l'omaggio dell'Europarlamento fra Bill Clinton ed Emmanuel Macron. “Amo quest'uomo – ha dichiarato l'ex inquilino della Casa Bianca puntando il dito verso la bara – il suo grande appetito andava ben oltre il cibo: voleva costruire un mondo in cui nessuno aveva la supremazia”. Il giovane presidente francese ha scelto di parlare in tedesco ricordando il “realistico ottimismo” di Kohl, definito dall'amico Jean-Claude Juncker un “patriota tedesco ed europeo”:“Con lui ci lascia uno dei giganti del dopoguerra”, ha affermato il presidente della Commissione europea.
Nel giorno dell'estremo saluto, i figli Walter e Peter hanno disertato le cerimonie: non hanno condiviso la scelta di Speyer, alla quale avrebbero preferito Ludwigshafen, dove è sepolta Hannelore, la madre, e prima moglie (per 41 anni) di Kohl, morta suicida nel 2001. Ma Maike Kohl-Richter, dal 2005 a fianco del politico della Cdu e sposata con lui dal 2008, ha compiuto scelte diverse.