Il Fatto Quotidiano

I militanti democratic­i disertano anche le App: Matteo parla da solo

Poche migliaia di utenti per “Ore Nove” dell’ex premier e per l’applicazio­ne “Bob”

- » VIRGINIA DELLA SALA

Apoco più di un mese dal suo arrivo sui cataloghi per acquistare le App di smartphone e tablet, la nuova e innovativa applicazio­ne del Pd può già ben dire di non aver goduto dell’effetto novità. Anzi, di non aver goduto di quasi nessun effetto. Sui contenuti di Pd Bob (e questo il nome completo con cui la si può reperire e scaricare) e sui suoi iniziali problemi di gestione si è già detto molto. Ma oggi, a distanza di un po’ di tempo dalla pubblicazi­one, è interessan­te dare uno sguardo ai numeri e iniziare a tracciare il bilancio dell’agognato successo.

LO SI PUÒ fare facilmente, partendo dal negozio virtuale di Android, Google Play. Il contatore racconta che la app è stata scaricata più di 5mila volte (e meno di 10mila). Non c’è un analogo contatore per lo store della Apple, ma pur ipotizzand­o lo stesso numero di download si tratterebb­e comunque di un dato ben lontano dai 400mila iscritti al partito (numeri di febbraio). Sintesi: il Pd ha 400mila iscritti, ma neanche il 10 per cento ha scaricato l’ultimo ritrovato tecnologic­o, innovativo e comunicati­vo creato dal partito.

La conferma del flop si rintraccia navigando: la app offre la possibilit­à di visualizza­re la rassegna stampa gior- naliera dal titolo “Ore nove”. I video vengono caricati sulla piattaform­a online Youtubee poi inclusi nell’applicazio­ne. La rassegna stampa di ieri, aveva ricevuto poco meno di 400 visualizza­zioni (tenuta da ll ’ eurodeputa­ta Simona Bonafè). Quella precedente (Ivan Scalfarott­o) circa 420. Ancora prima, Alessia Rotta, solo 320. Il 7 luglio, la conduzione di Matteo Renzi ha riunito poco più di 2600 persone. C’è poi la “Terrazza Pd”, una sorta di discussion­e in terrazza su temi di attualità e politica e su approfondi­menti vari. Quando ci colleghiam­o a quella in corso ieri sull’economia digitale, trasmessa in diretta nel pome- riggio, gli spettatori connessi sono nove. La diretta precedente, sul tema “Roma, città aperta”, in 24 ore ha accumulato 197 visualizza­zioni.

EPPURE, un lieve picco di entusiasmo iniziale c’era stato: analizzand­o le impression­i degli utenti (operazione possibile monitorand­o il numero dei “Mi piace”, quello dei voti, delle condivisio­ni e delle visualizza­zioni) si nota come l’apprezzame­nto degli utenti sia diminuito nel corso del tempo. Nella sezione “Le idee di oggi” si chiede agli utenti di votare apprezzame­nto (pollice in su) o la bocciatura (pollice in giù) di alcune idee. L’ultima è di Lotti e ri- guarda la richiesta di inserire lo sport in finanziari­a. Rispondono favorevolm­ente solo in 46, 10 danno giudizio negativo. Totale interazion­i: 56. Un trend discendent­e con il passare del tempo.

L’appello precedente ne aveva ricevute 79, quello prima 80, e quello prima ancora 110. Numeri lontanissi­mi dalle proposte d’inaugurazi­one dell’App, ma pure dai numeri dei soli parlamenta­ri dem: la prima idea “La scuola di partito Pier Paolo Pasolini” aveva avuto oltre 400 voti.

Le altre, evidenteme­nte, non hanno generato lo stesso interesse. Stessa dinamica anche per la rivista “Democratic­a” che da circa una settimana si può sfogliare in pdf sulla piattaform­a. Dopo i primi entusiasmi, i pollici in su sono sempre meno. È il destino fotocopia della piattaform­a che l’ha preceduta: la app del segretario Matteo Renzi, da gennaio a oggi, ha poco più di 10mila download su Google Store. “Un cammino virtuale e condiviso di una comunità” recita il sottotitol­o. Molto ristretta, avrebbero dovuto aggiungere.

Cammino virtuale e condiviso di una comunità, così il partito ha cercato di lanciare il dialogo sul web

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy