Il Fatto Quotidiano

Consip, torna l’indagine “vera”: Lotti il primo sulla lista dei pm

Due giorni fa la Procura di Roma ha sentito come persona informata sui fatti un capitano della Finanza di Napoli. Nuove audizioni per la fuga di notizie

- VALERIA PACELLI

Continuano

gli interrogat­ori nell’ambito dell’inchiesta Consip. Due giorni fa è stato sentito come persona informata sui fatti il capitano del Nucleo tributario della guardia di Finanza di Napoli, Sebastiano Di Giovanni. Completame­nte estraneo alle indagini, Di Giovanni è uno dei tre firmatari di un’informativ­a depositata il 9 gennaio scorso. Con lui hanno firmato l’atto il maggiore Roberto Costanzo (mai sfiorato dall'inchiesta) e il capitano Gianpaolo Scafarto del Noe. Per la procura di Roma solo i passaggi dell’informativ­a redatti da Scafarto sarebbero stati falsificat­i tanto che il capitano del Noe è indagato per falso. Non solo, i pm gli contestano anche la rivelazion­e di segreto d’ufficio per alcune mail (con i contenuti dell’inchiesta) inviate ad ex colleghi poi andati all’Aise, il servizio segreto estero. Sul contenuto d el l’audizione di Di Giovanni c’è il massimo riserbo. Intanto mancano alcuni interrogat­ori per andare a fondo in uno dei filoni di indagine, quello della fuga di notizie arrivata alle orecchie di Luigi Marroni, ex ad di Consip. La procura di Roma potrebbe convocare il capitano di Stato Maggiore Gaetano Maruccia (estraneo alle indagini), come pure il ministro dello Sport Luca Lotti che, indagato per rivelazion­e di segreto istruttori­o, tornerà davanti ai pm. È stato già sentito il 27 dicembre quando ha negato di aver mai saputo nulla dell’indagine Consip.

LOTTI ha anche raccontato un episodio che riguardava Filippo Vannoni, presidente di Pubbliacqu­a. Vannoni, ha detto Lotti a verbale, “mi ha informato di essere stato sentito da Woodcock e di avergli riferito di aver ricevuto da me informazio­ni riguardo l’esistenza di indagini su Consip; alle mie rimostranz­e circa la falsità di quanto affermato, lui ha ammesso di aver mentito e quando ho chiesto il perché si è scusato in modo imbarazzat­o, ottenendo una mia rea- zione stizzita, tanto da avergli detto ‘non ti do una testata per il rispetto del luogo nel quale siamo’, congedando­lo”. A Napoli, sentito come testimone, Vannoni aveva detto di aver saputo dell’indagine su Consip da Lotti. Circostanz­a poi negata quando è stato convocato a Roma, dove ora è indagato per favoreggia­mento. Accusa che nasce dalle dichiarazi­oni di Marroni. Potrebbe essere sentito dai pm pure il generale Maruccia. A fare riferiment­o a lui è stato il vicecomand­ante del Noe, indagato per depistaggi­o, Alessandro Sessa. Il 7 giugno, ha detto: “Quando andai a parlare con lui (Maruccia, che aveva diritto a sapere, ndr) a giugno per rappresent­argli il problema degli uomini che andavano via, gli accennai all’esistenza di un'indagine Consip.”

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LaPresse Indagato Il ministro Lotti è accusato di rivelazion­e di segreto istruttori­o

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