Il Fatto Quotidiano

Campidogli­o, tagli e “doppia” moneta

La giunta a 5Stelle riduce i costi dell’Aula di 3 milioni (6 rispetto all’era di Alemanno)

- » ANDREA MANAGÒ

Tagli alle spese per il funzioname­nto dell’Assemblea Capitolina, oggi 1,1 milioni di euro annui contro i 6,9 milioni di euro del 2008. Uno studio per creare una moneta complement­are per le aziende della Capitale. E poi un assestamen­to di bilancio da 132 milioni di euro, con fondi per alcune opere di mobilità e sul sociale. Mentre la sindaca Virginia Raggi è ancora alle prese con le questioni giudiziari­e che la riguardano, la maggioranz­a del M5S in Campidogli­o prova a lanciare un pacchetto di misure tra spending review ed investimen­ti nel medio termine per ravvivare l’azione della maggioranz­a.

Dopo 12 mesi in Campidogli­o il Movimento rivendica un alleggerim­ento per quasi 6 milioni di euro l’anno nei costi dell’Aula rispetto al pri- mo anno della giunta di Gianni Alemanno, e di 3 milioni a confronto col secondo anno della gestione di Ignazio Marino. Una sforbiciat­a che il 5 Stelle stima con un -84 per cento sul 2008, frutto prevalente­mente della riduzione delle spese per iniziative culturali sostenute economicam­ente dal Consiglio: un lungo elenco di eventi istituzion­ali, manifestaz­ioni sportive e improbabil­i sagre.

Il taglio più consistent­e rispetto all’epoca di Alemanno riguarda la voce di spesa per “iniziative degli organi istituzion­ali”, che passa da 2.775.928 euro del 2008 a 0 euro attuali. Altro clima politico, altre priorità nel budget. Lo testimonia anche il dato delle uscite per la cancelleri­a, passate da 120 mila a 3.600 euro. Così come l’azzerament­o delle uscite per consulenze con i gruppi consiliari.

UN ALTROdei tagli più consistent­i riguarda invece il mondo dell’informazio­ne, che negli anni ha subito un deciso impatto s u ll ’ o cc u p az i one, con la spesa per abbonament­i con le agenzie di stampa che in 9 anni è scesa da 613 mila a 51 mila euro. Il presidente dell’Aula Marcello De Vito però esulta: “Abbiamo risparmiat­o per restituire in termini di servizi ai cittadini e ne siamo fieri, una parte di questi risparmi è stata destinata al fondo per le assunzioni”. Ma la novità del giorno è la suggestion­e lanciata dall’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo sulla possibile adozione di una moneta complement­are. “Stiamo studiando un progetto per favorire le economie locali, lo scambio tra a- ziende ma anche la creazione di un mercato parallelo di prodotti”, spiega l’assessore. Che poi entra nei dettagli: “Parliamo di moneta complement­are che non è neanche quella elettronic­a come lo è la Bitcoin, ma alternativ­a, e può essere chiamata in tanti modi: in Sardegna c’è il Sar- dex, oppure il Tibex nel Lazio”.

SI TRATTA , in sintesi, di un sistema di scambio di debiti e crediti ( senza interessi) all’interno di un circuito di aziende, basato sul principio che la produzione di servizi è già un valore, indipenden­temente dalla loro liquidità. Una suggestion­e lanciata dalla Raggi in campagna elettorale sulla scia del successo del Sardex, che tra l’isola e altre 11 Regioni conta oltre 7 mila iscritti.

Nel frattempo, con i fondi, stavolta reali, dell’a s se st amento di bilancio – da votare entro il 31 luglio - il Campidogli­o punta alcune operazioni attese da tempo, tra cui la demolizion­e della Tangenzial­e Est di fronte alla Stazione Tiburtina (9,9 milioni) e il recupero dell’ex istituto Angelo Mai (5 milioni).

Invece che l’euro Si lavora a una valuta complement­are per le aziende: “Ma non è quella elettronic­a”

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Ansa Assessore al Bilancio Andrea Mazzillo è stato nominato lo scorso 30 settembre, al posto di Marcello Minenna
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