Campidoglio, tagli e “doppia” moneta
La giunta a 5Stelle riduce i costi dell’Aula di 3 milioni (6 rispetto all’era di Alemanno)
Tagli alle spese per il funzionamento dell’Assemblea Capitolina, oggi 1,1 milioni di euro annui contro i 6,9 milioni di euro del 2008. Uno studio per creare una moneta complementare per le aziende della Capitale. E poi un assestamento di bilancio da 132 milioni di euro, con fondi per alcune opere di mobilità e sul sociale. Mentre la sindaca Virginia Raggi è ancora alle prese con le questioni giudiziarie che la riguardano, la maggioranza del M5S in Campidoglio prova a lanciare un pacchetto di misure tra spending review ed investimenti nel medio termine per ravvivare l’azione della maggioranza.
Dopo 12 mesi in Campidoglio il Movimento rivendica un alleggerimento per quasi 6 milioni di euro l’anno nei costi dell’Aula rispetto al pri- mo anno della giunta di Gianni Alemanno, e di 3 milioni a confronto col secondo anno della gestione di Ignazio Marino. Una sforbiciata che il 5 Stelle stima con un -84 per cento sul 2008, frutto prevalentemente della riduzione delle spese per iniziative culturali sostenute economicamente dal Consiglio: un lungo elenco di eventi istituzionali, manifestazioni sportive e improbabili sagre.
Il taglio più consistente rispetto all’epoca di Alemanno riguarda la voce di spesa per “iniziative degli organi istituzionali”, che passa da 2.775.928 euro del 2008 a 0 euro attuali. Altro clima politico, altre priorità nel budget. Lo testimonia anche il dato delle uscite per la cancelleria, passate da 120 mila a 3.600 euro. Così come l’azzeramento delle uscite per consulenze con i gruppi consiliari.
UN ALTROdei tagli più consistenti riguarda invece il mondo dell’informazione, che negli anni ha subito un deciso impatto s u ll ’ o cc u p az i one, con la spesa per abbonamenti con le agenzie di stampa che in 9 anni è scesa da 613 mila a 51 mila euro. Il presidente dell’Aula Marcello De Vito però esulta: “Abbiamo risparmiato per restituire in termini di servizi ai cittadini e ne siamo fieri, una parte di questi risparmi è stata destinata al fondo per le assunzioni”. Ma la novità del giorno è la suggestione lanciata dall’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo sulla possibile adozione di una moneta complementare. “Stiamo studiando un progetto per favorire le economie locali, lo scambio tra a- ziende ma anche la creazione di un mercato parallelo di prodotti”, spiega l’assessore. Che poi entra nei dettagli: “Parliamo di moneta complementare che non è neanche quella elettronica come lo è la Bitcoin, ma alternativa, e può essere chiamata in tanti modi: in Sardegna c’è il Sar- dex, oppure il Tibex nel Lazio”.
SI TRATTA , in sintesi, di un sistema di scambio di debiti e crediti ( senza interessi) all’interno di un circuito di aziende, basato sul principio che la produzione di servizi è già un valore, indipendentemente dalla loro liquidità. Una suggestione lanciata dalla Raggi in campagna elettorale sulla scia del successo del Sardex, che tra l’isola e altre 11 Regioni conta oltre 7 mila iscritti.
Nel frattempo, con i fondi, stavolta reali, dell’a s se st amento di bilancio – da votare entro il 31 luglio - il Campidoglio punta alcune operazioni attese da tempo, tra cui la demolizione della Tangenziale Est di fronte alla Stazione Tiburtina (9,9 milioni) e il recupero dell’ex istituto Angelo Mai (5 milioni).
Invece che l’euro Si lavora a una valuta complementare per le aziende: “Ma non è quella elettronica”