Consip, vaccini, Minzolini: Pd e FI votano quasi sempre in tandem
In questa legislatura i due partiti “avversari” han dato lo stesso voto più della metà delle volte
“Un patto con B er l u sc o ni ? Ma come si fa a immaginarlo? A quale governo ha votato la fiducia, Berlusconi? A Letta, e prima di lui a Monti. A me zero, non mi ha mai dato sostegno”. Matteo Renzi dice una mezza verità e la spaccia per una completa. Poche sere fa, ospite di Enrico Mentana a Bersaglio mo
bile, ha negato ogni convergenza con il fu Cavaliere con un ragionamento semplice, quasi infantile: Forza Italia non ha mai votato la fiducia al suo governo. Ma la collaborazione parlamentare e l’affinità politica tra Pd e Fi in diversi passaggi cruciali della legislatura è un dato di fatto così evidente che tentare di negarlo espone a figure poco nobili.
I numeri di Openpolis
Basta chiedere alla banca dati di Openpolis. Il metodo più semplice per verificare il comportamento alla Camera e al Senato dei due gruppi – in teoria contrapposti – è confrontare le votazioni dei rispettivi capigruppo (ovvero gli onorevoli a cui è affidata la responsabilità di interpretare la linea del partito in Parlamento). Alla Camera, Ettore Rosato e Renato Brunetta – capigruppo di Pd e Forza Italia – hanno votato nello stesso modo 1.255 volte su 2.252, ovvero il 55,7 per cento, più della metà.
Se si confrontano altri due tra i deputati più autorevoli dei rispettivi gruppi, la percentuale diventa addirittura più alta: Matteo Richetti (nuovo responsabile della comunicazione di Renzi) e Mariastella Gelmini (vice capogruppo ed ex ministro forzista) hanno votato insieme nel 57,2% dei casi.
Al Senato la collaborazione tra i due partiti è ancora più intensa. Luigi Zanda (Pd) e Paolo Romani (Fi) si sono trovati dalla stessa parte in 4.258 delle 6.637 votazioni (il
64.2% delle volte). Ancora più marcate le affinità tra due “falchi” dei rispettivi schieramenti: Stefano Esposito e Maurizio Gasparri hanno votato nello stesso modo due volte su tre (il 66,3%).
Openpolis stila anche una lista dei “voti chiave”: Pd e Forza Italia hanno marciato insieme sul ddl lavoro autonomo, sull’Italicum – compresa la votazione sul “supercanguro” che permise di segare migliaia di emendamenti, sulla riforma Costituzionale firmata Boschi, sulla proroga delle missioni militari, sulla partecipazione al programma F-35 e in diversi altri casi.
La cronaca recente
Renzi potrebbe obiettare che le percentuali di convergenza tra i due partiti in Parlamento sono così alte perché Forza Italia è rimasta in maggioranza con il Pd nei primi sette mesi del governo Letta, fino a novembre 2013, ma la cronaca politica recente – e anche meno recent e – di m ostra che gli interessi in comune sono ancora solidissimi. Ecco alcuni titoli. “Legge elettorale, Renzi e Berlusconi si sono risentiti. Accordo fatto. E Silvio: ‘Perché non ci vediamo a Palazzo Grazioli?’” ( Huffington Post, 29 maggio: il Cavaliere e il rottamatore siglano il patto per votare in autunno con un sistema proporzionale).
“Vaccini, il governo non mette la fiducia: accordo Pd-Forza Italia. Respinta la proposta M5s di non esame degli articoli. Decisivo il ‘soccorso azzurro’” ( Huffington Post, 12 luglio).
“Consip, il Pd regge. Asse con Fi e Ala” ( Corriere della Sera, 20 giugno: i berlusconiani bocciano la mozione di Mdp su Luca Lotti e appoggiano quella della maggioranza sui vertici dell’azienda di Stato).
“Decadenza Minzolini, Pd e Forza Italia lo salvano”. ( Huffington Post, 16 marzo: l’ex Direttorissimo, condannato in via definitiva, conserva il seggio – poi si dimetterà – grazie al voto di 19 senatori dem).
“Azzollini, il no all’arresto spacca il Pd. Serracchiani: ‘Dobbiamo scusarci’. Palazzo Madama respinge la richiesta della procura di Trani per il senatore Ncd” ( Repubblica, 29 luglio 2015: i voti del Pd e Forza Italia salvano il senatore alfaniano Antonio Azzollini).
Si potrebbe andare avanti a lungo, con le larghissime intese sui nuovi voucher, sul salva banche del 2016, sul trattato commerciale Ceta tra Canada e Ue, e ancora, e ancora.
I capigruppo Rosato e Brunetta dalla stessa parte 5 volte su 10, Zanda e Romani 2 volte su 3
MATTEO RENZI Un patto con Berlusconi? Ma come si fa a immaginarlo? Berlusconi ha votato la fiducia a Letta e Monti: a me zero, nessun sostegno
SILVIO BERLUSCONI Renzi? Venne da me una volta ad Arcore quando era sindaco e mi piacque molto Ebbi l’ impressione di non trovarmi davanti un comunista