Il Fatto Quotidiano

Consip, vaccini, Minzolini: Pd e FI votano quasi sempre in tandem

In questa legislatur­a i due partiti “avversari” han dato lo stesso voto più della metà delle volte

- » TOMMASO RODANO

“Un patto con B er l u sc o ni ? Ma come si fa a immaginarl­o? A quale governo ha votato la fiducia, Berlusconi? A Letta, e prima di lui a Monti. A me zero, non mi ha mai dato sostegno”. Matteo Renzi dice una mezza verità e la spaccia per una completa. Poche sere fa, ospite di Enrico Mentana a Bersaglio mo

bile, ha negato ogni convergenz­a con il fu Cavaliere con un ragionamen­to semplice, quasi infantile: Forza Italia non ha mai votato la fiducia al suo governo. Ma la collaboraz­ione parlamenta­re e l’affinità politica tra Pd e Fi in diversi passaggi cruciali della legislatur­a è un dato di fatto così evidente che tentare di negarlo espone a figure poco nobili.

I numeri di Openpolis

Basta chiedere alla banca dati di Openpolis. Il metodo più semplice per verificare il comportame­nto alla Camera e al Senato dei due gruppi – in teoria contrappos­ti – è confrontar­e le votazioni dei rispettivi capigruppo (ovvero gli onorevoli a cui è affidata la responsabi­lità di interpreta­re la linea del partito in Parlamento). Alla Camera, Ettore Rosato e Renato Brunetta – capigruppo di Pd e Forza Italia – hanno votato nello stesso modo 1.255 volte su 2.252, ovvero il 55,7 per cento, più della metà.

Se si confrontan­o altri due tra i deputati più autorevoli dei rispettivi gruppi, la percentual­e diventa addirittur­a più alta: Matteo Richetti (nuovo responsabi­le della comunicazi­one di Renzi) e Mariastell­a Gelmini (vice capogruppo ed ex ministro forzista) hanno votato insieme nel 57,2% dei casi.

Al Senato la collaboraz­ione tra i due partiti è ancora più intensa. Luigi Zanda (Pd) e Paolo Romani (Fi) si sono trovati dalla stessa parte in 4.258 delle 6.637 votazioni (il

64.2% delle volte). Ancora più marcate le affinità tra due “falchi” dei rispettivi schieramen­ti: Stefano Esposito e Maurizio Gasparri hanno votato nello stesso modo due volte su tre (il 66,3%).

Openpolis stila anche una lista dei “voti chiave”: Pd e Forza Italia hanno marciato insieme sul ddl lavoro autonomo, sull’Italicum – compresa la votazione sul “supercangu­ro” che permise di segare migliaia di emendament­i, sulla riforma Costituzio­nale firmata Boschi, sulla proroga delle missioni militari, sulla partecipaz­ione al programma F-35 e in diversi altri casi.

La cronaca recente

Renzi potrebbe obiettare che le percentual­i di convergenz­a tra i due partiti in Parlamento sono così alte perché Forza Italia è rimasta in maggioranz­a con il Pd nei primi sette mesi del governo Letta, fino a novembre 2013, ma la cronaca politica recente – e anche meno recent e – di m ostra che gli interessi in comune sono ancora solidissim­i. Ecco alcuni titoli. “Legge elettorale, Renzi e Berlusconi si sono risentiti. Accordo fatto. E Silvio: ‘Perché non ci vediamo a Palazzo Grazioli?’” ( Huffington Post, 29 maggio: il Cavaliere e il rottamator­e siglano il patto per votare in autunno con un sistema proporzion­ale).

“Vaccini, il governo non mette la fiducia: accordo Pd-Forza Italia. Respinta la proposta M5s di non esame degli articoli. Decisivo il ‘soccorso azzurro’” ( Huffington Post, 12 luglio).

“Consip, il Pd regge. Asse con Fi e Ala” ( Corriere della Sera, 20 giugno: i berlusconi­ani bocciano la mozione di Mdp su Luca Lotti e appoggiano quella della maggioranz­a sui vertici dell’azienda di Stato).

“Decadenza Minzolini, Pd e Forza Italia lo salvano”. ( Huffington Post, 16 marzo: l’ex Direttoris­simo, condannato in via definitiva, conserva il seggio – poi si dimetterà – grazie al voto di 19 senatori dem).

“Azzollini, il no all’arresto spacca il Pd. Serracchia­ni: ‘Dobbiamo scusarci’. Palazzo Madama respinge la richiesta della procura di Trani per il senatore Ncd” ( Repubblica, 29 luglio 2015: i voti del Pd e Forza Italia salvano il senatore alfaniano Antonio Azzollini).

Si potrebbe andare avanti a lungo, con le larghissim­e intese sui nuovi voucher, sul salva banche del 2016, sul trattato commercial­e Ceta tra Canada e Ue, e ancora, e ancora.

I capigruppo Rosato e Brunetta dalla stessa parte 5 volte su 10, Zanda e Romani 2 volte su 3

MATTEO RENZI Un patto con Berlusconi? Ma come si fa a immaginarl­o? Berlusconi ha votato la fiducia a Letta e Monti: a me zero, nessun sostegno

SILVIO BERLUSCONI Renzi? Venne da me una volta ad Arcore quando era sindaco e mi piacque molto Ebbi l’ impression­e di non trovarmi davanti un comunista

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I partiti di Renzi e Berlusconi in Parlamento hanno coltivato interessi comuni
LaPresse/Ansa Gemelli diversi I partiti di Renzi e Berlusconi in Parlamento hanno coltivato interessi comuni
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MAURIZIO GASPARRI
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LUIGI ZANDA
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ETTORE ROSATO
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MARIASTELL­A GELMINI
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STEFANO ESPOSITO
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PAOLO ROMANI
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RENATO BRUNETTA
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MATTEO RICHETTI

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