A Bruxelles si chiacchiera, in Italia migliaia di sbarchi
Di Maio (5Stelle) in visita a Ventimiglia attacca Macron: “Europeista solo a parole”
Iprofughi dalla Libia continuano ad arrivare, sempre più numerosi. Sono complessivamente oltre 3200 i migranti sbarcati ieri non solo in Sicilia, ma in vari porti del nostro Paese. In quello di Catania un’imbarcazione della Guardia Costiera ha portato 1428 persone, 935 sono arrivati a Salerno con la nave di Medici senza Frontiere, 860 a Brindisi grazie a quella di Sos Méditerranée. Da giovedì a oggi, sono 10 le navi che dalla Libia raggiungeranno l’Italia, con a bordo un totale di 7,300 migranti.
E l’estate, come si sa, è il periodo dell’anno più favorevole ai viaggi, date le buone condizioni metereologiche e il mare calmo.
NEI GIORNI SCORSI, Francia e Germania in testa tra i Paesi europei sono stati netti nel respingere le richieste italiane di aiuto concreto: hanno detto no all’apertura dei porti, e no alla confusione tra profughi politici ( da accogliere senza riserve, secondo Macron, ma una minoranza in termini numerici) e i migranti cosiddetti economici (dei quali non possiamo farci carico, sempre secondo il presidente francese). Ieri il 5 Stelle Luigi di Maio in visita a Ventimiglia - dove molti migranti rimangono bloccati o vengono rispediti in Italia quando tentano di varcare la frontiera con la Francia - non ha risparmiato nessuno: non solo il governo Gentiloni, ma neppure Parigi e l’Unione europea. "La Francia non solo sta respingendo i maggiorenni, ma anche i minori, verso le frontiere italiane. Una Francia che per me non è europeista, è egoista, e un’Unione Europea, soprattutto, che finge di non vedere e dice che la Francia non viola i diritti e i regolamenti respingendo alla frontiera i migranti verso l’Italia", ha affondato il vicepresidente dell Camera parlando a Sky TG24. L’esponente 5S è anche tornato ad attaccare il Regolamento di Dublino, perché “chi viene in Italia non può essere solo un problema italiano”. Anche gli altri Paesi europei, a partire da Austria e Francia, devono farsene carico. Poi, passando a scenari ipotetici ormai di moda nella politica italiana, ha avvertito: “Qualora non dovessimo più essere nell’Unione Europea, non per una nostra uscita ma perché ci cacciano materialmente, dicendo che non vogliono aiutarci le soluzioni di un governo del M5S sarebbero prendere una parte dei soldi che diamo alla Ue ogni anno per gestire questa emergenza”.
Si inserisce nella discussione su una lunghezza d’onda simile anche il sindaco pentastellato di Civitavecchia Antonio Cozzolino, indicando che la cittadina del Lazio da lui amministrata non sarebbe in grado di accogliere l’arrivo di profughi. Il rifiuto preventivo arriva dopo che il prefetto di Roma ha disposto un sopralluogo per verificare se il porto è nelle condizioni di ospitare un hotspot.“Il porto non è pronto”, ha affermato il sindaco “e se il Ministero continuerà con decisione su questa pericolosa strada, dovremo affrontare un’emergenza difficile, se non impossibile, da gestire”.
DA PARTE SUA, Br uxe lle s, confusa e in ritardo come al solito, prova a battere almeno un colpo. Lunedì prossimo a margine del Consiglio dei Ministri degli Esteri Ue si parlerà alla presenza dei vertici di Unchr e Organizzazione Internazionale della Migrazione (Oim) di come migliorare la cooperazione con il governo di Tripoli, unico interlocutore istituzionale, tuttavia non in grado di garantire
Emergenza continua Civitavecchia dice no: il sindaco si schiera contro l’ipotesi di apertura hotspot
il controllo del territorio in un Paese di fatto nel caos.. L’altro ieri invece si sono incontrati sempre nella capitale europea esperti del Viminale con quelli della Commissione Ue per mettere giù una bozza di codice di condotta per le ong. Le fonti diplomatiche italiane esprimono “soddisfazione”, ma per adesso rimane tutto solo sulla carta. I migranti, loro sì, sbarcano e non stanno ad aspettare.