Hurghada, vedi il Mar Rosso e poi muori: ammazzate 2 turiste
Il killer è arrivato dal mare urlando “Non cerco gli egiziani”. Le vittime sono tedesche. Fermato l’assassino
Il
suo obiettivo erano gli stranieri. “State lontani, non voglio gli egiziani”. L’assassino è riuscito ad entrare a nuoto nella spiaggia privata del resort di Hurghada, la località balneare del Mar Rosso, e armato di coltello ha ucciso due turiste tedesche mentre altre quattro sono state ferite gravemente.
Il killer ha 20 anni, è stato arrestato. Solo poche ore prima, al Cairo morivano cinque poliziotti per mano di sospetti militanti islamisti, anche se l'attacco non è stato rivendicato. L’ennesimo assalto in spiaggia è un altro duro colpo per il turismo egiziano che rappresenta circa l’11% del Pil nazionale e ora, a causa degli attentati degli ultimi anni vede il numero dei visitatori, e degli introiti, scendere sempre di più. Già nel gennaio 2016 sempre ad Hurghada ci fu un attentato dell'Isis contro i turisti, ma fortunatamente non ci furono morti. Andò diversamente nel 2015 per le 224 vittime che si trovavano a bordo dell'aereo partito da Sharm el Sheikh e diretto a San Pietroburgo; anche in questo caso, si sospetta sia stata un’azione dell'Isis. L’ultimo, sempre per mano dello Stato Islamico fu un doppio attentato tra Tanta e Alessandria durante la domenica delle Palme, dove i morti furono a decine.
Nell’Egitto del presidente Abdel al - Fattah al Sisi vengono colpiti per mano dei terroristi i luoghi simbolo del turismo, provocando, di conseguenza, la crisi del settore con i visitatori in costante diminuzione: nel 2015 il numero dei turisti si attestava intorno ai 2,2 milioni, sono scesi a circa 1,2 milioni nel primo trimestre del 2016. A testimoniare la crisi, i resort semi deserti di Sharm el Sheikh. I dati registrati fino al 2010, quando l’Egitto accolse 14,8 milioni di turisti, sembrano sempre più lontani.