Il Fatto Quotidiano

Il politico che santifica l’evasione

Show dell’ex senatore forzista Grillo in piazza

- » ANTONELLO CAPORALE

Un breve ma sentito elogio della furbizia, d el l’occhiolino che si fa prece e pure dell’assegno in nero che rende lieve la fatica, serena la vita e soprattutt­o più paffutello il conto in banca. Dobbiamo alla coerenza di Luigi Grillo, politico navigatiss­imo, già senatore plenipoten­ziario berlusconi­ano, con un variegato e interessan­te curriculum giudiziari­o, la spigliata lezione tenuta in piazza giovedì scorso a Monterosso, la meraviglia delle Cinque Terre, sede del suo magistero. L’uomo ha ritrovato il piacere della libertà dopo aver sostato alcuni mesi nel carcere di Opera prima di soggiornar­e purtroppo da detenuto nel suo bellissimo casale di campagna che profuma di limoni e guarda il mare.

Grillo

infatti, che ha subito una condanna (patteggiat­a) a due anni e otto mesi per corruzione (tangenti Expo), è intervenut­o nella piazza del paese durante la presentazi­one del libro “Casa di mare, una storia italiana”, edito da Longanesi e firmato dallo scrittore spezzino Marco Buticchi, figlio di quell’Albino Buticchi, petroliere discusso, rifugiato in Africa per evitare procedimen­ti giudiziari.

Sull’amicizia col papà dello scrittore, e i ricordi della di lui tempra di industrial­e e dell’atletico approccio nell’affrontare il periglioso guado dei doveri fiscali, l’ex senatore ora non più recluso ha teorizzato la virtù delle “maglie larghe”: “Nel dopoguerra il Veneto era una palude ma grazie a questi grandi uomini che non rispettava­no le regole fino in fondo, anzi sfruttando le “maglie larghe” e ricorrendo anche all’evasione fiscale, hanno trasformat­o il Paese in una delle più grandi potenze…”.

L’ORATORE ritenendos­i ferratissi­mo sul tema anche in virtù del pagamento di una multa da 56mila euro all’a ge n zi a delle entrate per trasferime­nto illecito di capitali all’estero, è entrato nel dettaglio delle bellezze dell’Italia a maglie larghe, illustrand­o le meraviglie della regola che si trasforma in deroga, contestand­o il sadismo legislativ­o che svuota di senso il bisogno millenario dell’uomo di ritrovare in se stesso, nella propria illimitata capacità creativa, le ragioni d el l ’ esistere. Evado, ergo sum. La piazza ha dapprima ascoltato, poi un po’ mugugnato. Ha alzato la mano il sindaco Emanuele Moggia, ulivista e prodiano per cultura e postura: “Ero incavolati­ssimo, ma come si fa a dire cose del genere? Manca il senso del limite e io dovevo – per il ruolo che ricopro – difendere non solo il principio che la legge va rispettata ma anche l’idea che i sotterfugi hanno prodotto il disastro. La scomparsa dell’etica è questione centrale della politica. La mia amministra­zione patisce anche il peso di vicende giudiziari­e che hanno piegato Monterosso, obbligando­lo ad essere protagonis­ta di una stagione sfortunata e nerissima”. Luigi Grillo, che le cronache ce lo fanno ritrovare ora a casa di Berlusconi, ideologo del cosiddetto patto dello Sciacchetr­à (il vino che Grillo produce in Liguria) nel quale si discusse delle ambizioni dell’allora governator­e della Banca d’I tal ia Antonio Fazio; ora a processo insieme ai furbetti del quartierin­o per la scalata di Antonvenet­a (fu condannato in primo grado ma assolto in appello) insieme a Fazio, Consorte e Fiorani – il gran trio – ha un amore pazzo per la stampa.

LA SUA VOGLIA di illuminare i grandi del giornalism­o lo hanno portato a fondare il premio giornalist­ico delle Cinque Terre che proprio ieri ha conferito l’onore di una targa a Giuseppe Cruciani, teorizzato­re con la sua Zanzarasu Radio 24 del giornalism­o crudité. Il premio – che ha subìto uno stop di due anni per via della carcerazio­ne del suo ideatore – aveva già riconosciu­to a Paolo Del Debbio, performer televisivo berlusconi­ano, la palma del migliore. Attesissim­a la scelta che la giuria, composta da rilevanti firme ( tra gli altri Belpietro, Sallusti, Mulè e Giordano), proporrà per luglio prossimo. Ancora il sindaco di Monterosso: “Dovremmo avere chiari i limiti della nostra vita, e magari decidere che forse è anche meglio farsi da parte. O no?”.

Nel dopoguerra il Veneto era una palude ma grazie a questi uomini che non rispettava­no le regole...

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L’ex senatore Luigi Grillo, è stato anche sottosegre­tario al Bilancio
Ansa Produttore di vino L’ex senatore Luigi Grillo, è stato anche sottosegre­tario al Bilancio
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