Il Fatto Quotidiano

Sicilia, barricate contro cinquanta migranti

Il sindaco del paesino di tremila anime guida il “blocco”. La prefettura: “Emergenza”

- » ENRICO FIERRO

L’allarme invasione corre sul web. Irrazional­e, immotivato, frenetico, come sempre quando si parla di immigrati. Accade a Castell’Umberto, tremila anime nel Messinese. Sono le dieci di sera di venerdì, quando il sindaco Vincenzo Lionetto Civa, imbraccia la tastiera e “posta”: “Avviso importante e urgente: con un atto unilateral­e senza preavviso un minuto fa la prefettura di Messina mi ha sempliceme­nte informato che trenta immigrati in nottata saranno trasferiti presso l’hotel ‘Il Canguro’. Non ritengo questo un atto di coinvolgim­ento istituzion­ale corretto per gli ovvi motivi di ricaduta sulla nostra comunità. La gestione è stata data a una cooperativ­a di Palermo, mi sto recando immediatam­ente sul luogo, dove indossando la fascia tricolore bloccherò con la mia autovettur­a l’ingresso della struttura alberghier­a e lì rimarrò”.

DI CORSA nella notte, il primo cittadino si reca all’albergo seguito da un gruppetto di suoi fedelissim­i. Le

L’HOTEL “il Canguro” si trova nel territorio del Comune di Sinagra, in provincia di Messina, ma a ridosso del centro abitato di Castell’ Umberto: il sindaco Vincenzo Lionetto Civa decide di bloccare l’ingresso della struttura per non ospitare i migranti notizie sono contrastan­ti. Gli immigrati in arrivo sarebbero “minori non accompagna­ti” (così la burocrazia che non conosce pietà classifica i minorenni che hanno attraversa­to il mare), l’hotel è inagibile da anni e addirittur­a senza elettricit­à.

ORE FRENETICHE, post che si susseguono, commenti infuocati, foto sgradevoli (una ritrae un immigrato che piscia in un lavandino e si lava le mani in un orinatoio). Col passar delle ore le cose, più o meno, si chiariscon­o. L’hotel abbandonat­o non è nel comune di Castell’Umberto, ma a Sinagra, paese confinante. Il blocco è servito solo ad aizzare gli animi, visto che gli immigrati sono dentro. Non si tratta di minori, ma di adulti, non sono trenta, ma 50. Errori su errori, disperata ricerca di visibilità su un tema delicatiss­imo, gestione pessima. La prefettura affida al capo di gabinetto, Caterina Minutoli, la replica: “Non è una struttura nel territorio di Castell’Umberto anche se è a ridosso dell’abitato. È una struttura che è stata individuat­a in via di emergenza e urgenza dalla prefettura in seguito all’arrivo massiccio di quote di migranti. È un’accoglienz­a in via d’emergenza. È chiaro che, se ci sono tutte le condizioni, questa proseguirà. La struttura, da quello che ci risulta, non ha problemi, comunque ovviamente altri particolar­i saranno approfondi­ti. Dal punto di vista sanitario e dell’impiantist­ica ha i requisiti, altrimenti la prefettura non avrebbe consentito il trasferime­nto, e poi siamo in emergenza: certo non si può immaginare ospitalità senza corrente elettrica e acqua”. Tutto ok? L’albergo è pienamente agibile? No, replica il sindaco, quella struttura è da mesi inagibile, l’acqua c’è, ma l’elettricit­à no, al punto che la cooperativ­a sociale che si occuperà della gestione ha dovuto portare un gruppo elettrogen­o. Ore di inutile tensione, per l’arrivo di cinquanta immigrati, in serata, stando a quanto dice la prefettura di Messina, già ridotti a venticinqu­e.

GIORNATA di sbarchi anche quella di ieri. L’arrivo più massiccio di migranti a Bari, dove 640 immigrati sono stati fatti sbarcare dalla nave “Hms Echo” della marina britannica. Sulla banchina sono state allestite tende e un piccolo ospedale da campo, mentre la città si è mobilitata raccoglien­do aiuti alimentari e vestiario. A bordo un uomo ferito da colpi di arma da fuoco, donne incinte e molti bambini. Dopo le operazioni di identifica­zione, ha assicurato il prefetto di Bari, Marialisa Magno, i migranti “saranno trasferiti in diversi centri in Italia”.

Sbarco massiccio anche a Corigliano Calabro (Cosenza) di 927 migranti, portati dalla nave della marina militare tedesca “Fgs Rhein”. Tra questi circa duecento sono minori. L’Europa si chiude, il governo italiano oscilla tra spinte all’a cc oglienza e inutili “aiutiamoli a casa loro”. L’immigrazio­ne diventa il terreno di uno scontro ferocissim­o tra le forze politiche. E gli sbarchi continuano.

Il Canguro Sbarchi

Ieri 927 arrivi a Cosenza e 640 a Bari con navi militari delle marine tedesca e britannica Non ci sarà nessun hotspot a Civitavecc­hia Entro la fine dell’estate ne sarà realizzato uno nella provincia di Messina

MINISTERO INTERNO Mi sto recando sul luogo con la fascia tricolore e sbarrerò con la mia automobile l’ingresso della struttura VINCENZO

L. CIVA

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Ansa/LaPresse La giornata di ieri L’arrivo della nave Hms Echo della marina britannica arrivata ieri a Bari con 640 migranti A destra e sotto i migranti arrivati nel Messinese e le barricate
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