Sicilia, barricate contro cinquanta migranti
Il sindaco del paesino di tremila anime guida il “blocco”. La prefettura: “Emergenza”
L’allarme invasione corre sul web. Irrazionale, immotivato, frenetico, come sempre quando si parla di immigrati. Accade a Castell’Umberto, tremila anime nel Messinese. Sono le dieci di sera di venerdì, quando il sindaco Vincenzo Lionetto Civa, imbraccia la tastiera e “posta”: “Avviso importante e urgente: con un atto unilaterale senza preavviso un minuto fa la prefettura di Messina mi ha semplicemente informato che trenta immigrati in nottata saranno trasferiti presso l’hotel ‘Il Canguro’. Non ritengo questo un atto di coinvolgimento istituzionale corretto per gli ovvi motivi di ricaduta sulla nostra comunità. La gestione è stata data a una cooperativa di Palermo, mi sto recando immediatamente sul luogo, dove indossando la fascia tricolore bloccherò con la mia autovettura l’ingresso della struttura alberghiera e lì rimarrò”.
DI CORSA nella notte, il primo cittadino si reca all’albergo seguito da un gruppetto di suoi fedelissimi. Le
L’HOTEL “il Canguro” si trova nel territorio del Comune di Sinagra, in provincia di Messina, ma a ridosso del centro abitato di Castell’ Umberto: il sindaco Vincenzo Lionetto Civa decide di bloccare l’ingresso della struttura per non ospitare i migranti notizie sono contrastanti. Gli immigrati in arrivo sarebbero “minori non accompagnati” (così la burocrazia che non conosce pietà classifica i minorenni che hanno attraversato il mare), l’hotel è inagibile da anni e addirittura senza elettricità.
ORE FRENETICHE, post che si susseguono, commenti infuocati, foto sgradevoli (una ritrae un immigrato che piscia in un lavandino e si lava le mani in un orinatoio). Col passar delle ore le cose, più o meno, si chiariscono. L’hotel abbandonato non è nel comune di Castell’Umberto, ma a Sinagra, paese confinante. Il blocco è servito solo ad aizzare gli animi, visto che gli immigrati sono dentro. Non si tratta di minori, ma di adulti, non sono trenta, ma 50. Errori su errori, disperata ricerca di visibilità su un tema delicatissimo, gestione pessima. La prefettura affida al capo di gabinetto, Caterina Minutoli, la replica: “Non è una struttura nel territorio di Castell’Umberto anche se è a ridosso dell’abitato. È una struttura che è stata individuata in via di emergenza e urgenza dalla prefettura in seguito all’arrivo massiccio di quote di migranti. È un’accoglienza in via d’emergenza. È chiaro che, se ci sono tutte le condizioni, questa proseguirà. La struttura, da quello che ci risulta, non ha problemi, comunque ovviamente altri particolari saranno approfonditi. Dal punto di vista sanitario e dell’impiantistica ha i requisiti, altrimenti la prefettura non avrebbe consentito il trasferimento, e poi siamo in emergenza: certo non si può immaginare ospitalità senza corrente elettrica e acqua”. Tutto ok? L’albergo è pienamente agibile? No, replica il sindaco, quella struttura è da mesi inagibile, l’acqua c’è, ma l’elettricità no, al punto che la cooperativa sociale che si occuperà della gestione ha dovuto portare un gruppo elettrogeno. Ore di inutile tensione, per l’arrivo di cinquanta immigrati, in serata, stando a quanto dice la prefettura di Messina, già ridotti a venticinque.
GIORNATA di sbarchi anche quella di ieri. L’arrivo più massiccio di migranti a Bari, dove 640 immigrati sono stati fatti sbarcare dalla nave “Hms Echo” della marina britannica. Sulla banchina sono state allestite tende e un piccolo ospedale da campo, mentre la città si è mobilitata raccogliendo aiuti alimentari e vestiario. A bordo un uomo ferito da colpi di arma da fuoco, donne incinte e molti bambini. Dopo le operazioni di identificazione, ha assicurato il prefetto di Bari, Marialisa Magno, i migranti “saranno trasferiti in diversi centri in Italia”.
Sbarco massiccio anche a Corigliano Calabro (Cosenza) di 927 migranti, portati dalla nave della marina militare tedesca “Fgs Rhein”. Tra questi circa duecento sono minori. L’Europa si chiude, il governo italiano oscilla tra spinte all’a cc oglienza e inutili “aiutiamoli a casa loro”. L’immigrazione diventa il terreno di uno scontro ferocissimo tra le forze politiche. E gli sbarchi continuano.
Il Canguro Sbarchi
Ieri 927 arrivi a Cosenza e 640 a Bari con navi militari delle marine tedesca e britannica Non ci sarà nessun hotspot a Civitavecchia Entro la fine dell’estate ne sarà realizzato uno nella provincia di Messina
MINISTERO INTERNO Mi sto recando sul luogo con la fascia tricolore e sbarrerò con la mia automobile l’ingresso della struttura VINCENZO
L. CIVA