Gabrielli all’attacco di De Luca: “Non avete piani anti-incendio”
Il capo della polizia contro il governatore. Situazione ancora critica nel Meridione
Regione Campania chiede stato: quello di calamità. De Luca, insieme al capo della protezione civile Fabrizio Curcio, parla della linea di fuoco di due chilometri dei roghi sul Vesuvio, comunica della centrale operativa regionale aperta ad Ercolano per svolgere interventi, controlli notturni e annuncia il pagamento degli straordinari ai vigili del fuoco per 400mila euro, dal 15 luglio al 15 settembre. Un po’ in ritardo, con il Vesuvio già ridotto in cenere.
“De Luca non ha nemmeno il potere di farlo: spetta ai sindaci, ai sensi della 225. Parliamo di altro: l’e mergenza è un business. Per questo brucia tutto e tutto deve bruciare. Questo è il primo anno senza Forestale ed è una catastrofe”, Costantino Saporito, del sindacato Usb dei pompieri, parla di quello che Arturo Scotto, deputato Mdp, ha chiamato un atto di terrorismo: l’ 11 settembre del nostro territorio, “mentre le istituzioni, a partire dalla Regione, hanno sottovalutato l’impatto dei roghi cominciati una settimana fa”. Cominciati e continuati perché non manca salvaguardia, protezione.
“IN FUTURO si vorrà privatizzare la prevenzione. Cannibalizzare la Forestale – continua Saporito – è stato omicidio di Stato. La Forestale era il corpo più piccolo delle sette sorelle. Il motivo è la privatizzazione della prevenzione, prevenzione è una parola i nostri ultimi governi non usano mai, parla solo di emergenze e catastrofi. Era la Forestale l’ente tecnico che si occupava del coordinamento di elicotteri e canadair”.
Per l’emergenza fuoco e fiamme al sud “non esiste un problema di mancanza di Canadair, esiste un problema di pianificazione e di mezzi in capo alle Regioni. E la Campania non ne ha ancora di adeguati”, ha affermato il capo della polizia Franco Gabrielli. “Abbiamo la più ampia flotta pubblica di Canadair al mondo, sono 19. La Sicilia è messa certamente peggio di tutti, ma se si aspettano i Canadair, anche tecnicamente, si lascia il vantaggio ai roghi”. Sulla cifra i sindacati dei vigili del fuoco non concordano: “Alla Protezione civile ne risultano 15” ma sulla Regione Campania sì.
INTANTO in Campania proseguono le azioni di spegnimento a Terzigno, in volo ci sono ancora due canadair ed è ripreso a bruciare il fuoco dalle parti di Torre del Greco. È per il vento che potrebbero tornare i roghi. Ma messa peggio è la Sicilia. Le squadre impiegate sul campo vengono da Trieste, sono partite due giorni fa con l’autobotte verso Agrigento, le forze in campo non sono sufficienti. “Succede nello stesso anno in cui si occupano di queste competenze proprio le Regioni. E gli elicotteristi non stanno operando perché non gli riconoscono il titolo di pompieri, per decreti normativi: gli elicotteri non volano per problemi di burocrazia”, spiega ancora Saporito.
“È UN ANNO particolare, caldo torrido, azione criminale di tante persone, denunciati oltre 360, 11 arrestati in fragranza. Abbiamo fatto 40 per cento in più controlli preventivi dello stesso anno” ha detto alle telecamere il comandante generale dei carabinieri, Tullio del Sette. “Del Sette magnifica un +40 per cento di controlli e 11 arresti in flagranza. Ma come vengono fatti questi controlli – polemizza il sindacato Usb – se nell’ultimo mese è bruciata una superficie di 26mila ettari, pari a quella andata in fumo in tutto il 2016? Ha detto che ha preso i piromani, ma il problema non è questo. I piromani ci diranno chi è il mandante? Esiste un Nerone su un milione. Questo fuoco è voluto”.
Ritardi clamorosi
La Regione Campania risponde: “Da oggi paghiamo ai pompieri gli straordinari”