Il Fatto Quotidiano

Gli insegnanti vanno pagati bene, parola di Atalarico

- » ORAZIO LICANDRO

“Di recente siamo venuti a conoscenza che i docenti dell’eloquenza romana non ricevono le retribuzio­ni stabilite del loro lavoro, e che per il mercantegg­iare di alcuni accade che risulti ridotta la cifra attribuita ai maestri di scuola. Pertanto, siccome è evidente che la ricompensa mantiene in vita le arti, abbiamo ritenuto ingiusto che venga sottratto qualcosa ai docenti dei ragazzi, che andrebbero piuttosto stimolati ai loro gloriosi studi (…)Perciò, o pa- dri coscritti, concediamo a voi con il favore della divinità questo compito e questo potere, che il successore nella scuola delle arti letterarie liberali, sia grammatico sia retore nonché commentato­re di diritto, riceva senza alcuna riduzione le stesse retribuzio­ni del suo predecesso­re e (…) non subisca da nessuno un’iniqua lite né sulla dilazione né sulla diminuzion­e dello stipendio, ma per vostra disposizio­ne e sotto il vostro controllo possa ottenere la certezza della re- tribuzione (…) E perché nulla rimanga indetermin­ato all’arbitrio non appena saranno trascorsi sei mesi i docenti sopra ricordati ricevano una metà della somma fissata, e il restante periodo dell’anno si concluda con il dovuto versamento degli stipendi” (Cassiodoro, Varie 9.21). Nei giorni scorsi è riesplosa la questione delle retribuzio­ni dei professori italiani: quelli di scuola tra i meno pagati d’Europa e quelli universita­ri con un blocco degli scatti e dei diritti pensionist­ici senza precedenti. Per avere la misura de ll ’ inadeguate­zza dei governi italiani è sufficient­e leggere, senza alcun commento, queste disposizio­ni inviate dall’ostrogoto Atalarico al Senato romano per garantire la dignità dell’insegnamen­to e quella dei professori a vantaggio delle nuove generazion­i.

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