Naufraga pure lo Ius soli
BYE BYE Gentiloni sconfessa Renzi: “Non ci sono le condizioni, se ne riparla dopo l’estate”
Numeri incerti al Senato: il premier per evitare trappole (anche interne) rimada tutto all’autunno mettendo così sottochiave la durata della legislatura. In Sicilia ancora tensione per l’arrivo di immigrati. Assemblea di primi cittadini dell’area dei Nebrodi: “Non siamo razzisti, ma siamo soli, nessuno ci ha coinvolto nelle decisioni. E dobbiamo difendere la nostra gente”
Il governo prende tempo sullo Ius Soli, la legge sulla cittadinanza rivolta soprattutto ai figli degli immigrati, il testo approdato al Senato – dopo essere stato approvato alla Camera più di un anno fa – dovrà ancora attendere. Lo dice Paolo Gentiloni, il presidente del Consiglio: “Tenendo conto delle scadenze urgenti non rinviabili in calendario a palazzo Madama e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva. Confermo l’impegno personale e del governo per concludere l’iter parlamentare in autunno”. In questo modo, Gentiloni evita le trappole dal governo, garantisce sulla legge senza farsi dettare l’agenda da Matteo Renzi. I leghisti esultano, i renziani – parlando subito col ministro Maurizio Martina – dicono di sostenere Gentiloni, ma in realtà puntavano al l’approvazione immediata della legge, c’è chi sostiene anche per mettere a repentaglio la tenuta del governo. Al Senato c’è il problema del gruppo centrista di Angelino Alfano, ma ieri il ministro ha dichiarato che è pronto a votare il testo con qualche modifica: “Il presidente del Consiglio ha gestito la vicenda dello ius soli con realismo, buonsenso e rispetto per chi sostiene il suo Governo. Apprezziamo molto. Al tempo stesso, ribadia- mo che su questo provvedimento abbiamo già detto sì alla Camera e lo stesso faremo al Senato, dove una discussione più serena permetterà di migliorare il testo, senza che il dibattito si mescoli alla faticosa gestione dell’emergenza di questi giorni”.
PROTESTANO gli ex Pd di Mdp-Articolo 1 con il capogruppo Cecilia Guerra: “Non ci si nasconda dietro a Gentiloni. Il governo può decidere liberamente sul mettere o meno la fiducia. Ma lo ius soli come tutte le leggi può essere sottoposto al voto in parlamento anche senza fiducia. È già calendarizzato in aula e noi ci batteremo perché non venga rimandato. Vedremo che posizione prenderanno il Pd e Ap in aula. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità senza ipocrisie”.
Trasformismi Alfano cambia ancora idea e si dice pronto a votare un testo fermo da più di un anno