Il Fatto Quotidiano

Lo Ius è solo

- » MARCO TRAVAGLIO

Dopo il referendum della disfatta renziana, ci eravamo permessi di dare ragione a Matteo nostro e ai pochi altri che chiedevano le elezioni anticipate. Non perché cambi granché, nei numeri, votando in autunno anziché in primavera. Ma perché più di un anno di campagna elettorale non ce lo possiamo permettere, con il governo e i partiti che pensano ciascuno agli affari propri, anziché ai nostri e, pur di arraffare qualche voto, sarebbero capaci di tutto, essendo per giunta dei buoni a nulla. Invece per il terrore che “vincano gli altri”, si è preferito imbalsamar­e il sistema per un altro anno, come se il tanto temuto redde rationem prima o poi non arrivasse comunque. E ora ne paghiamo (noi, non il governo o i partiti) le conseguenz­e. Il governo è troppo debole per risolvere qualche problema vero, ma non abbastanza per tirare le cuoia. Dunque tira andreottia­namente a campare, grazie anche alle dosi industrial­i di narcotico dispensate dall’altro noto anestesist­a che siede al Quirinale. Il risultato è che ogni giorno il Pd partorisce un’ideona per attestare la propria esistenza in vita, un’arma di distrazion­e di massa per distoglier­e l’attenzione della gente dalle vere questioni nazionali, o per scongiurar­e nuove fughe di massa degli elettori verso i 5 Stelle, la Lega e Fd’I (uniche forze in salute, almeno nei sondaggi).

Oggi la legge sulla licenza di uccidere i ladri, ma solo nelle ore notturne, per buttarsi un po’ a destra. Domani quella per vietare un’altra volta (la terza) la propaganda fascista, come se riavessimo il Duce alle porte, per buttarsi un po’a sinistra. Intanto assistiamo alle esibizioni muscolari sull’immigrazio­ne del povero Minniti, preso a porte e soprattutt­o a porti in faccia dai partner europei, felici di sventolare gli accordi firmati scriteriat­amente a nostra insaputa dai fratelli De Rege Matteo& Angelino, per buttarsi un po’ a destra e un po’ sui 5Stelle. Intanto tutto ciò che fa perdere voti viene rinviato alla settimana dei tre giovedì: dai tagli agli sprechi e alle poltrone, alla lotta alla corruzione e all’evasione. E ogni tanto si pesca dal mazzo una legge rimasta a metà. Vedi Ius soli. Perché Renzi, dopo quasi due anni di letargo dal passaggio alla Camera, l’ha riesumato proprio in extremis? Perché, se fosse passata, se ne sarebbe preso il merito, smentendo chi lo accusa di destrismo e accaparran­dosi i voti di centinaia di migliaia di neocittadi­ni riconoscen­ti; se non fosse passata, avrebbe incolpato gli alleati centristi e alle opposizion­i, e comunque avrebbe visto cadere l’odiato governo Gentiloni, agguantand­o le agognate elezioni d’autunno-inverno.

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