Ex consiglieri regionali a giudizio: c’è il senatore che “comprava gioielli”
Con Bilardi altri tre onorevoli e l’ex governatore Loiero
Tutti
rinviati a giudizio tranne uno. Il giudice Adriana Trapani accoglie, in sostanza, la richiesta della Procura di Reggio Calabria e manda a processo consiglieri ed ex consiglieri regionali coinvolti nell’ inchiesta“Rimborso poli”. Tra questi, ma con posizioni diverse tra loro, anche quattro parlamentari: i due deputati del Pd Bruno Censore e Demetrio Battaglia, quello di Sel Ferdinando Aiello e il senatore di Federazione della Libertà Giovanni Bilardi. A differenza dei primi tre per i quali si parla di poche migliaia di euro, la posizione di Bilardi è probabilmente la più pesante tanto che per il senatore, fino a poche settimane fa nella squadra di Ap-Ncd, nel 2015 la Procura aveva chiesto l’arresto.
Stando alle carte della Guardia di finanza, infatti, solo nel 2012 Bilardi ha percepito 214 mila di rimborsi spese, di cui circa 17 mila solo per “oggettistica di rappresentanza”. Con i fondi del gruppo, inoltre, avrebbe pagato pranzi, set di valige da 1.200 euro, consulenze ad un avvocato da 4.680 euro, iPhone 4S da 655 euro e gioielli per circa 7mila euro. Ma anche 3.600 euro di giornali, dieci foulard da 700 euro e l’abbonamento a Sky per la sua abitazione.
Tra i rinviati a giudizio ci sono anche l’ex presidente della Giunta regionale Agazio Loiero, gli ex presidenti del Consiglio Antonio Scalzo e Giuseppe Bova e i consiglieri regionali tuttora in carica Carlo Guccione e Vincenzo Ciconte, entrambi del Pd e candidati perdenti alle comunali di Cosenza e Catanzaro. È stato prosciolto, invece, l'ex consigliere Candeloro Imbalzano.
QUESTO NON È l’unico processo che si sta celebrando in Italia sui rimborsi percepiti dai consiglieri regionali. Nell’ottobre scorso, il Tribunale di Torino ne ha condannati 10 e ne ha assolti 16 tra cui l’ex presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. A novembre, il gup di Potenza ha rinviato a giudizio il governatore Francesco Mollica e 17 ex consiglieri. A dicembre, infine, la Corte dei Conti ha chiesto ha condannato 56 ex consiglieri della Campania al pagamento di un milione di euro per i rimborsi facili. A inizio luglio, il gup di Bologna ha condannato gli ex consiglieri dell’Emilia Romagna che hanno scelto il rito abbreviato: Fabio Filippi (un anno e 8 mesi), Andrea Leoni, Ubaldo Salomoni e Mauro Malaguti (un anno e 4 mesi). Rinviati a giudizio, infine, gli altri 12 imputati che hanno scelto il rito ordinario. Per loro, il processo inizierà a novembre.