McCain malato, i repubblicani non affondano l’Obamacare
Un vecchio senatore dalla salute malferma mantiene artificialmente in vita la riforma della sanità voluta d a l l ’ A mm i n is t r azione Trump per sostituire quella di Obama, l’Obamacare. John McCain, 81 anni, ha appena subito un intervento chirurgico e deve ore affrontare un delicato decorso post-operatorio. La maggioranza deve così rinviare sine die il voto, perché, senza McCain la riforma non passa. I repubblicani in Senato sono 52, ma due hanno già annunciato parere contrario – la moderata Susan Collins e il libertario Rand Paul – senza McCain, arrivano al massimo a 49 su 100 e perdono; con McCain fanno 50 pari e diventa decisivo il sì del vice-presidente Mike Pence, che presiede il Senato.
Il voto potrebbe anche slittare a settembre, perché McCain, che aveva un coagulo di sangue all’occhio sinistro, sarà fuori gioco per settimane: presto il Senato andrà in vacanza e tornerà a riunirsi solo dopo il Labour Day, lunedì 4 settembre.
Pilota di caccia della Marina, eroe di guerra e prigioniero in Vietnam per sette anni, dopo essere stato abbattuto nel cielo di Hanoi, McCain, senatore dell’Arizona dal 1987, si candidò nel 2000 alla nomination repubblicana – fu battuto da George W. Bush – e fu candidato repubblicano alla Casa Bianca nel 2008, battuto da Obama. La Casa Bianca è irritata d al l’ennesimo rinvio: la riforma è appesa a un filo al di là dei 22 milioni di cittadini che resterebbero senza copertura sanitaria. I governatori non ne sono entusiasti. Il fallimento sarebbe uno smacco per Trump, che aveva messo la cancellazione dell’Obamacare in testa alle promesse elettorali. Il varo della riforma svierebbe l’attenzione dal Russiagate – suo figlio Donald jr sarà presto sentito in Senato – e rialzerebbe forse la sua popolarità: un sondaggio del WP gli dà il 36% di consensi (era al 42% ad aprile), con un tasso di disapprovazione al 58%.