Non c’è sinistra senza etica Ai Dem serve più condivisione
Quello di Renzi e del Partito democratico è un problema di provincialismo: per indole personale e concezione privatistica della politica, si circonda di persone che obbediscono, non di persone che esprimono un pensiero. E in questo il ricorso alla geografia familiare è senza dubbio lo strumento più facile, immediato, sicuro: sono quelli che garantiscono il maggior grado di fedeltà. Di qui alla questione morale, poi, il passo è breve: l’opacità è il rischio naturale della privatizzazione della politica. A un certo punto il meccanismo si inceppa e ti ritrovi di fronte ai magistrati a rispondere a domande sulla concentrazione di così tanti interessi. Io credo che questa sia una delle ragioni principali della parabola discendente di Renzi: una simile gestione ha nuociuto tantissimo al Pd, in termini di immagine e di autorevolezza. Un partito di sinistra dovrebbe essere tutto l’opposto: ha bisogno di condivisione, dialettica, trasparenza.
Una sinistra opaca, senza etica, è un ossimoro, qualcosa che non può esistere. E i risultati si vedono. Attenzione, però: questo tipo di conduzione leaderistica non riguarda solo il Pd, ma è presente in quasi tutti i partiti, in maniera abbastanza trasversale, frutto di un generale declino della politica.