Il Fatto Quotidiano

Bedouine, una sirena travestita da migrante

- » GUIDO BIONDI

MI 20 ANNI DI ELISA

Il 12, 13, 15 e 16 settembre all’Arena di Verona Elisa celebrerà i 20 anni di carriera con “Together here we are”. Sul palco con lei amici e colleghi ancava da tanto tempo una grande artista cantautric­e con una sensibilit­à e un tocco di classe fuori dal comune. Sulla scia di grandi protagonis­te del passato, spesso incomprese, quali Laura Nyro e, più recentemen­te Bat For Lashes, troviamo il disco d’esordio di Azniy Korkejian, meglio conosciuta come Bedouine. Il nome è già un manifesto programmat­ico: i migranti del deserto calzano a pennello per Azniy, nata in Siria da genitori armeni ma cresciuta in Arabia Saudita. I suoi genitori tentarono di vincere la Green Card Lottery e ci riuscirono, trasferend­osi a Boston e poi a Houston sino ad approdare a Los Angeles.

E QUI NASCE la leggenda di Bedouine: a L. A. conosce Gus Seyffert (collaborat­ore di Beck e Norah Jones) al quale chiede un registrato­re analogico; il produttore intuisce di trovarsi davanti una compositri­ce di talento e prova a farle incidere un brano. Da allora è il suo più grande collaborat­ore e il risultato è il suo primo album omonimo, uscito per la prestigios­a Spacebomb record di Matthew White. È il suo canto a stregare chiunque venga a contatto con lei, una voce dolce e suadente capace di intrigare al primo ascolto. Ma oltre alla voce c’è il sound – eccellente­mente elaborato e reso originale – e i testi, qualcosa di molto profondo e connesso allo spirito degli anni Settanta, con una magia talmente evidente da ricordare – con tutti i distinguo del caso – una delle più grandi s on g wr it e r femminili di tutti i tempi, Joni Mitchell. Dusty Eyes esprime una vera urgenza, una testimonia­nza delle radici della cantautric­e, con un pathosche alza l’a- sticella del mainstream attuale, collocando­la ai vertici della canzone d’autore. Da Upstairs By A Chinese Lamp eCaptain For Dark Mornings di Laura Nyro a Help Me, The Boho Dancedi Joni Mitchell, le similitudi­ni sono tante. Essenziale, scarna, diretta, Bedouine amministra con grande maestria il canovaccio di tutto l’album, il nomadismo, il lungo ed estenuante viaggio dei migranti, la solitudine, la lotta per emergere. Nel suo sito cita Italo Calvino quale incipit per chiunque voglia approfondi­re, non un segnale a caso. Folk e country si fondono nella bellezza di Solitary Daughter e

Pillola

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy