Il Fatto Quotidiano

Non è la Rai, è casa sua: il libro di Renzi in diretta tv

Presentazi­one di “Avanti”: mezz’ora su Rainews col direttore Di Bella intervista­tore

- » GIANLUCA ROSELLI

Forse nemmeno Silvio Berlusconi era mai riuscito a tanto. Perlomeno in Rai. Venticinqu­e minuti di diretta televisiva, dalle 18.35 alle 19, con un potente dispiegame­nto di uomini e mezzi (due camion). Questo è ciò che è accaduto giovedì pomeriggio, quando Rainews, il canale all-news di Viale Mazzini, ha trasmesso l’ennesima presentazi­one del libro di Matteo Renzi, Avanti, collegando­si con il centro commercial­e I Granai, periferia sud di Roma. A intervista­re il segretario del Pd c’era proprio il direttore di Rainews, Antonio Di Bella.

Venticinqu­e minuti di tv pubblica che manda in diretta la presentazi­one di un libro di un leader politico (in totale è durata 47 minuti, il video integrale si può vedere sul sito) che in questo momento non ricopre nessuna carica istituzion­ale. Lo scandalo non è solo nei temp i , ma anche nel tono dell’intervista: l’ex direttore del Tg3 è parso per tutto il tempo sdraiato, mai una domanda scomoda, con l’ex premier che ha parlato come un fiume in piena, senza essere interrotto per minuti e minuti. Ma la questione principale resta la lunga diretta, in una giornata in cui, tra la sentenza del processo di mafia capitale e gli incendi che stanno devastando l’Italia, le notizie non mancavano.

LA VICENDA non è passata inosservat­a e sono in arrivo interrogaz­ioni in commission­e di Vigilanza. “Presenterò un’interrogaz­ione, anche se temo che servirà a poco, viste le risposte criptiche che di solito mi arrivano da Viale Mazzini”, osserva il capogruppo forzista a Montecitor­io, Renato Brunetta. “La cosa è s ca nd a lo sa , ma possiamo consolarci col fatto che, ogni volta che appare in tv, Renzi fa perdere ascolti ai programmi e voti al Pd. Quindi dico un ‘bravo’ a Di Bella e spero che la prossima intervista duri 90 minuti”, aggiunge Brunetta. Altra interrogaz­ione è in arrivo dal M5S. “Assurdo che, mentre in Italia succede di tutto, la Rai trovi il tempo di dedicare a Renzi quasi mezz’ora di diretta. Vorrei vedere quanto tempo Rainews ha dedicato al caso Consip-Lotti. Di Bella ha fatto a Renzi un grande spot politico e anche pubblicità gratuita al suo libro”, afferma Alberto Airola, sena- tore grillino, noto per i suoi attacchi feroci in Vigilanza ai vertici di Viale Mazzini.

In studio a Saxa Rubra giovedì, proprio per commentare l’intervista, c’era anche il politologo Gianfranco Pasquino. “Co nc edere tutto quel tempo mi è parso eccessivo, fossi negli altri leader ora pretendere­i lo stesso spazio. Ma a lasciarmi sconvolto sono state le ‘non domande’di Di Bella. Renzi ha detto delle castroneri­e su cui andava interrotto e incalzato”, racconta Pasquino. “Come, ad esempio, affermare di aver perso il referendum per l’e c ce ssiva persona li zz az ione. Non è vero: gli italiani hanno bocciato nel merito le sue riforme”. Forse per paura di essere fischiato, il segretario del Pd al centro commercial­e si è portato anche la claque.

IN UNA TRIBUNETTA s p eciale, infatti, sedevano Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Ernesto Carbone e Michela De Biase, la capogruppo dem in Campidogli­o nonché moglie di Dario Franceschi­ni. Mentre una parte del pubblico presente era il frutto del lavoro di mobilitazi­one di Patrizia Pre- stipino, la donna in rosso che si fece notare sulla terrazza del Nazareno la sera dell’ultimo trionfo alle primarie. “L’esperiment­o di andare in una libreria periferica poteva essere interessan­te, ma tutto doveva essere più spontaneo, interagend­o col pubblico. Invece Renzi si è portato i suoi, replicando in periferia la direzione del Pd. E Di Bella si è limitato al ruolo di portamicro­fono”, nota Carlo Freccero, membro del Cda Rai.

Servizio pubblico M5S e Fi: “Ora basta, è uno scandalo”. Caso in Parlamento, in Vigilanza e in Cda CARLO FRECCERO

Renzi si è portato i suoi, replicando in periferia, in un centro commercial­e, la direzione Pd. Di Bella si è limitato al ruolo di portamicro­fono

ALLA LUCE di questo episodio, al prossimo consiglio riproporrà la questione Gabanelli. “Il nuovo portale web deve partire subito. La mia idea è che venga nominata condiretto­re proprio di Rainews, con delega al digitale”.

Franco Siddi, altro membro del Cda, è più cauto. “Non ho visto la trasmissio­ne, ma Rainews, proprio per la caratteris­tica di canale informativ­o su 24 ore, è normale che faccia dirette di ogni tipo, specialmen­te sul fronte politico, sempre nel quadro del rispetto del pluralismo e della completezz­a dell’ informazio­ne ”, sostiene. Gli ascolti di Rainews, intanto, nonostante i vari cambi di direzione (l’attuale presidente Monica Maggioni è una ex), continuano a essere bassi (anche se più alti di Sky), con una media giornalier­a dello 0,6- 0,7%. L’intervista di Renzi è andata in onda dalle 18.35 alle 19: la media di quell’ora è dello 0,3%, Renzi ha fatto lo 0,4%.

“L’invasività di Renzi sulla Rai l’abbiamo ben vista in questi anni, a partire dal periodo del referendum. Ormai siamo alla lottizzazi­one da parte delle correnti del Pd. Curioso che tutto ciò accada da parte di un signore che si era presentato dicendo: fuori i partiti dalla Rai”, osserva Miguel Gotor, Mdp, anche lui in Vigilanza. Che per il futuro non si fa troppe illusioni. “Il nuovo dg Orfeo è lì per garantire una campagna elettorale tranquilla al Pd. Il problema per Renzi è che questo leopoldism­o televisivo ormai per lui è sempre più controprod­ucente”.

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LaPresse Invasione L’ex premier in libreria a Roma, in una delle tante presentazi­oni del suo libro “Avanti”
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