“Il centro è come una Ong per profughi berlusconiani”
Gianfranco Rotondi: “Quagliariello, Parisi e altri stanno organizzando l’accoglienza per alfaniani e verdiniani, ma fuori da Fi non c’è speranza”
Nell’ingorgo centrista di questi giorni il nome di Gianfranco Rotondi è stato più volte accostato ai tanti cavalli di ritorno berlusconiani. Deputati e soprattutto senatori che, accecati e delusi dal renzismo, adesso vogliono ritornare alla fonte primigenia della vera luce: Silvio Berlusconi. Di qui l’idea di formare partiti e gruppi parlamentari di transito e di accoglienza per alfaniani e verdiniani pentiti e scalpitanti. Per un centro democristiano di destra distinto da Forza Italia.
Onorevole, è una transumanza continua.
La mia sensazione è che il Presidente ( si percepisce che Rotondi pronuncia la parola con la maiuscola, ndr) rischi di essere soffocato da tanto affetto ritrovato. Il Presidente è Berlusconi.
Nella Chiesa cattolica oggi ci sono due papi, nella Chiesa berlusconiana sarà sempre uno solo.
Lui.
Papa Silvio, altro che un papa straniero.
Un papa di nuovo osannato e venerato. Questa legislatura è stata la peggiore della Repubblica, la più trasformista.
Se lo dice lei.
Guardi che la mia biografia è molto semplice e sintetica.
Sintetizzi.
Tra 172 anni sulla mia lapide ci sarà scritto: “Fu democristiano, fu berl u s c o n i a n o ” . Da quando ho scelto B. non mi sono mai mosso. La coerenza è una virtù rara in questo Parlamento.
Sono sempre stato fedele al Presidente.
Però adesso il Presidente sta studiando come accogliere tutti questi migranti di ritorno dai partiti di Alfano e Verdini.
Si stanno costituendo delle Ong per salvare questi esuli in viaggio. Fuggono per ragioni economiche.
Vogliono il seggio. Vogliono stare in Parlamento.
L’Ong più importante è la Federazione della libertà di Quagliariello, al Senato. Quagliariello è un ex di prestigio di tante cose ma con tutto il rispetto non mi pare stia riempiendo un paragrafo della Storia d’Italia che Montanelli non ha fatto in tempo a scrivere.
Lei dubita.
Io dubito che fuori Forza Italia possa esserci spazio per qualcosa. Sta forse insinuando un inganno del Presidente a questi poveri senatori ammassati sui barconi di ritorno? Costa ci ha pure rimesso la poltrona di ministro. Ha ragione Cicchitto allora: questo centro è solo una bad company. Conosco la generosità del Presidente e so che non ha mai lasciato a terra nessuno. E Costa va rispettato. Quindi è vero che come San Pietro in Paradiso si separeranno all’entrata i buoni dai cattivi. Chi merita in Forza Italia, chi no va nell’Ong.
Noi berlusconiani siamo una Chiesa. Come si dice: “Extra ecclesiam nulla salus”.
Lei non ha molta voglia di confondersi con i cavalli di ritorno.
Il bello degli ex laicisti come Quagliariello è che quando si convertono diventano direttamente teologi.
Il centro è cristiano.
Io ho fondato Rivoluzione Cristiana ma mi sono rifiutato di reclutare parlamentari, la gente è infastidita da queste migrazioni senza sosta.
E come andrà alle elezioni? Io ho un accordo diretto con Forza Italia e ho un partito profondamente rinnovato. Abbiamo l’ultimo discendente di Quintino Sella.
E chi è?
Il principe Nicolò Sella di Monteluce.
E che fa?
È il mio vicesegretario. Altro che Alfano e gli alfaniani.
Questa è anche la legislatura del doppio taxi.
Eravamo fermi alla metafora dei barconi.
Sempre traffico c’è. Per entrare nel 2013 hanno chiamato il 3570 ( a Roma è il numero telefonico più conosciuto in merito, ndr) di Berlusconi. Poi hanno usato Uber di Alfano per andare al governo. Adesso tornano a fare l’unico numero utile, quello del Presidente. Però Alfano, non gli alfaniani, è rifiutato anche dalla Ong di centro e tratta con De Mita.
De Mita tratta con tutti, da Al- fano a Pisapia.
Dimentichiamo Verdini. Aspetta di capire con quale partito Renzi andrà alle elezioni.
Come come?
Perché lei è sicuro che il Pd esisterà ancora?
No.
Appunto.
Il centro di Parisi, infine, altra Ong di riserva.
Un simpatico bluff. Parisi non ha nulla in mano ma ha fatto credere di tutto al Presidente. L’unico immobile e tranquillo è lei.
Io sono un semplice monsignore di papa Silvio che aspira alla nomina cardinalizia.
Nella Chiesa cattolica oggi ci sono due papi, nella Chiesa berlusconiana sarà sempre uno solo