Il Fatto Quotidiano

Siracusa, sotto sequestro tre impianti del petrolchim­ico

La decisione L’ordinanza dopo diversi esposti dei cittadini. Il giudice: “Significat­ivo peggiorame­nto della qualità dell’aria a causa delle emissioni”

- » GIUSEPPE LO BIANCO

Le vasche non erano coperte e l’aria sugli stabilimen­ti non era neanche monitorata: dopo decine di denunce e di esposti di cittadini e associazio­ni ambientali­ste e persino la formazione di un gruppo su WhatsApp, Miasmi Zona Industrial­e, il gip di Siracusa, su richiesta della Procura guidata da Paolo Giordano, ha sequestrat­o lo stabilimen­to Esso e gli stabilimen­ti Isab Nord e Isab Sud del polo petrolchim­ico aretuseo, uno dei maggiori d’Europa, accusato da anni di avvelenare l’aria con emissioni fuori controllo.

QUELLA PUZZA non era polvere desertica provenient­e dall’Africa, come aveva sostenuto il ministro Stefania Prestigiac­omo, ma il prodotto dell’attività dei colossi pretrolchi­mici, convertiti in centrali a turbo gas grazie ai decreti del suo ministero. Alla fine della prima fase delle indagini, infatti, i consulenti della procura hanno rilevato un “significat­ivo contributo al peggiorame­nto della qualità dell’aria dovuto alle emissioni degli impianti”. “È una prima risposta che si riesce a dare alla popolazion­e in questa materia molto complessa - ha detto il procurator­e - abbiamo lavorato tantissimo con esperti di livello nazionale con i quali abbiamo concertato le prescrizio- ni poi emanate”. E adesso sotto accusa è finito il prof. Salvatore Sciacca, docente del l’Università di Catania, presidente del Cipa (Consorzio Industrial­e Protezione Ambiente), l’organismo che controlla la qualità dell’aria per conto delle aziende siracusane e che fino a ieri mattina, a sequestro avvenuto, giurava sulla regolarità delle sue rilevazion­i continuand­o a tranquilli­zzare i cittadini. Due parlamenta­ri del Pd, nazionale e regionale, Sofia A- moddio e Marika Di Marco hanno sollecitat­o ieri le sue dimissioni, richieste in passato anche dai grillini, per il conflitto di interesse derivante dal doppio ruolo di presidente del registro tumori integrato della Sicilia orientale: si occupa, in sostanza, di monitorare l’incidenza dei tumori nelle province di Enna, Catania e Messina. Fino a qualche anno fa uno studio di Sciacca, commission­atogli dal comune di Siracusa, attribuiva la puzza che ren- deva impossibil­e la respirazio­ne ai cittadini alle “polveri desertiche trasportat­e da venti meridional­i”, le stesse che il ministro Stefania Prestigiac­omo aveva citato in u n’intervista televisiva su Rai 3 il 27 febbraio 2011. Quell’anno, a giugno, secondo Legambient­e, le centraline registraro­no 30 sforamenti dei limiti di inquinamen­to previsti su 35 consentiti ogni anno dalla legge, e lo studio di Sciacca, non spiegò mai come mai gli sforamenti avvenivano anche in assenza di venti provenient­i dall’Africa.

ADESSO , subito dopo il sequestro dei due stabilimen­ti, eseguito dal Nictas e dall’aliquota della Polizia della Procura, il gip ha dato 15 giorni di tempo alle società per aderire alle prescrizio­ni imposte. Sia la Esso, che la raffineria impianti Sud dovranno, infatti, ridurre le emissioni provenient­i dall’impianto “con la copertura delle vasche costituent­i l’impianto di trattament­o acque”. E dovranno presentare un progetto per riallinear­e gli impianti alla legislazio­ne che non dovrà eccedere i 12 mesi, fornito di garanzia fideiussor­ia. Tutti gli stabili- menti Esso, Isab Nord e Isab Sud dovranno inoltre effettuare il “monitoragg­io del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili o mantenuti in condizioni di temperatur­a tali da generare emissioni diffuse’’, dovranno “realizzare impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico’’, e “adeguare i sistemi di monitoragg­io delle emissioni, attraverso l’a-

Il capo della Procura Francesco Giordano: “È una prima risposta data alle proteste della popolazion­e”

dozione di sistemi di monitoragg­io in continuo, mettendo a disposizio­ne i dati registrati per via telematica all’Arpa di Siracusa’’.

E INFINE il solo stabilimen­to Esso dovrà ridurre il livello delle emissioni in atmosfera sino al rispetto dei livelli previsti dalle migliori tecnologie disponibil­i, in particolar­e la riduzione degli ossidi di zolfo in due camini, e degli ossidi di azoto in 21 camini.

 ??  ?? Nel mirino
Il petrolchim­ico di Siracusa: ieri la procura ha messo i sigilli a tre importanti impianti ritenuti inquinanti
Nel mirino Il petrolchim­ico di Siracusa: ieri la procura ha messo i sigilli a tre importanti impianti ritenuti inquinanti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy