Il Fatto Quotidiano

Première dame Brigitte, ufficio e budget all’Eliseo

Francia, Macron vuole dare un ruolo per statuto alla moglie, un deputato: “Perchè non posso assumere parenti?”

- » LUANA DE MICCO

Unostatuto, un ufficio all’Eliseo e un budget per i collaborat­ori: prima ancora di essere eletto, Emmanuel Macron lo aveva detto: “Il partner del presidente deve avere un ruolo”. Ora che è all’Eliseo, la moglie Brigitte, che i francesi hanno imparato a conoscere sulle copertine di Paris Match, potrebbe diventare dunque la prima première dame ufficiale di Francia. Di fatto il ruolo della moglie del presidente francese non è né scritto nella Costituzio­ne né è previsto da nessun protocollo. Eppure sia Bernadette Chirac che Carla Bruni-Sarkozy e più di recente Valérie Trierweile­r, prima compagna di François Hollande, hanno avuto un ufficio e dei collaborat­ori fissi. Il tutto ha un costo. Stando al magazine Capital, Valérie Trierweile­r sarebbe costata quasi 400 mila euro nel 2013. Il dibattito sullo statuto della première damenon è nuovo ma si scontra da sempre con l’opposizion­e dei francesi; nei sondaggi più recenti, il 68% è contrario alla creazione dello statuto. Macron dovrà scontrarsi anche con il malumore dei parlamenta­ri, ai quali invece la nuova legge di moralizzaz­ione della vita pubblica, decisa dopo lo scandalo dei presunti falsi impieghi alla moglie di François Fillon, vieterà di assumere membri della famiglia.

Per molti deputati e senatori, di ogni orientamen­to politico, Macron, come dice il proverbio, predica bene e razzola male: “Brigitte Macron sarebbe assunta come collaborat­rice. Perché a noi verrebbe vietato di assumere nostra moglie?”, si lamentava un deputato su Twitter. Brigitte dispone già di uno staff di collaborat­ori che gestiscono le 200 lettere che riceve ogni giorno e due poliziotti. Avrebbe anche scelto di cosa occuparsi: disabili, e istruzione dei bambini ricoverati negli ospedali.

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B. Macron

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