Io in tv con Er Mutanda e Ivanka
Ospite in Tv per un libro, mi tocca parlare di reality Arrivo negli studi romani con sabaudo anticipo: nei corridoi stanno ancora lavando i pavimenti... Sono a mio agio come un centravanti a un convegno su Wittgenstein
Tutti
conosciamo la teoria del “Mondo Piccolo” o dei “6 gradi di separazione”, è quella che sostiene che, ad esempio, la signora Irina Limonova, guidatrice di autobus a Novosibirsk, e Chuck Norris, attore feticcio del cinema introspettivo hollywoodiano, sono legati da una catena di conoscenze e relazioni personali dirette (le amicizie su Fa- cebook non contano) con non più di 5 intermediari. Ecco, la cosa più strana che mi sia capitata ha a che vedere con questa teoria. I fatti risalgono a una decina d’anni fa e, all’epoca, non pensavo che avrebbero portato alle disastrose conseguenze di oggi. In quel periodo, avevo appena pubblicato un romanzo sulla dittatura argentina e sulle torture nel famoso Garage Olimpo.
Un giorno d’estate, la mia casa editrice, per promuovere il mio libro, mi procurò una “ospitata” in una trasmissione televisiva del pomeriggio. Arrivai negli studi romani dell’emittente con sabaudo anticipo: nei corridoi deserti si stavano ancora lavando i pavimenti. Verso le 13, la Brava Giornalista (lo dico senza ironia, perché è davvero brava) che conduceva il programma mi informò di un piccolo cambiamento nel tema della puntata: non più guerre e dittature nel mondo, ma l’atroce vicenda dell’espulsione del Famoso Scrittore da un reality, causa turpiloquio in diretta. Di conseguenza, oltre a me (che a quel punto ero a mio agio come un centravanti a un convegno su Wittgenstein), ci sarebbero stati altri ospiti, tutti ex partecipanti di quel reality. E così, mentre la truccatrice, con tonnellate di cipria, si affannava a togliermi il lucido dalla mia fronte, spaziosa quanto quella del tenente Kojak, vidi apparire uno dopo l’altro i miei compagni di trasmissione: una Sex Symbol anni Ottanta, un Deputato Transessuale, una Ex Attrice oggi sacerdotessa di strani riti per la guarigione dal cancro e lui, il Gran Figo, da tutti chiamato Er Mutanda. Prima di entrare in studio vennero fatte le squadre: da una parte quelli che avrebbero solidarizzato con il Famoso Scrittore ingiustamente penalizzato per gli insulti pronunciati davanti a qualche milione di spettatori, dall’altra quelli che avrebbero sottolineato l’importanza etica di cacciare chi dice le parolacce.
APPENA INIZIATA ladiretta, la Brava Giornalista annunciò che, nel corso del pomeriggio, si sarebbe parlato anche di un libro sull’Argentina, ma, tanto per cominciare, mi chiese cosa ne pensassi della sconvolgente espulsione del Famoso Scrittore. Evitai di dire che i reality mi avvincevano quanto un documentario sull’all evamento delle ostriche in Normandia e farfugliai qualcosa a proposito della fama usurpata del Famoso Scrittore e del fatto che se Piervittorio Tondelli fosse stato ancora vivo avrebbe trattato gli stessi temi in modo infinitamente più letterario. Terminai la mia performance in 19 secondi netti e le due squadre iniziarono a darsi battaglia.
Al primo stacco pubblicitario si diffonde però nello studio una voce inquietante: la puntata è fiacca. Nessuno punta l’indice contro di me, ma è chiaro che il mio excursus letterario, sebbene più rapido dei 200 metri piani di Usain Bolt, e la mia nota sociopatia hanno reso difficile l’abbrivio. E così, a qualcuno viene l’idea giusta per ravvivare la trasmissione. Si ricordano che, nella prece- dente edizione del reality, il Gran Figo, cioè Er Mutanda, aveva avuto una relazione con Ivana Trump, ex moglie di un allora poco conosciuto miliardario (in dollari) americano; ecco dunque la soluzione audience friendly: il Gran Figo farà una dichiarazione d’amore in diretta a Ivana, mostrandosi pronto a riprendere la relazione interrotta. Detto fatto: un’inserviente viene mandata a cogliere dei fiori nelle aiuole fuori dallo studio e l’anello, indispensabile in ogni dichiarazione che si rispetti, viene strappato dal dito della Ex Attrice Sacerdotessa di Rimedi Omeopatici. La preparazione dura un quarto
d’ora, durante il quale gli ospiti si scannano a comando, le ragazzine del pubblico cercano di farsi inquadrare le tette sperando di trovare un pigmalione, e io, proprio come lo spermatozoo nero
di Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul ses
so… mi chiedo incessantemente cosa ci faccio lì. Ancora una pausa pubblicitaria e poi va in scena la rappresentazione. Il Gran Figo, con i fiori in mano, si pone in favore di telecamera ( per fortuna oscurandomi completamente) e inizia: “Ivana, Ivana Trump, perdonami se ho messo fine alla nostra storia, adesso ho capito quanto sei importante per me. Ivana, Ivana Trump…”. Lascio il seguito all’immaginazione del lettore, dirò soltanto che, a un certo punto, lui cadde in ginocchio (proprio davanti a me, con mio grande imbarazzo e in modo anche un po’ equivoco) e all’obiettivo della telecamera presentò il suo pegno d’amore che, ovviamente, era l’anello strappato al dito della Sacerdotessa.
È QUESTO il fatto strano? No, no di certo: i frequentatori abituali di studi televisivi sanno che la straordinaria finzione della Tv verità non ha nulla di anormale. Di strano, per quanto mi riguarda, c’è solo il fatto che, mentre i gradi di separazione tra me e le persone che ammiro, tra me e Philip Roth o tra me e Meryl Streep, rimangono inesorabilmente sei, i gradi che dividono me dal più discusso presidente americano dopo il Nixon del Watergate si riducono tragicamente a tre. Mi consolo pensando che anche tra me e la bellissima Ivanka (non Ivana) Trump ci sono solo tre gradi di separazione, ma non credo che mia moglie ne sia felice, né che Er Mutanda vorrà fare da tramite per un eventuale incontro estivo su una spiaggia assolata delle Bahamas.
Cambio di programma La Brava Giornalista mi informa che il tema della puntata non è la guerra ma l’espulsione del Famoso Scrittore da uno show
A qualcuno viene l’idea giusta per ravvivare la trasmissione: il Gran Figo farà una dichiarazione d’amore in ginocchio a Ivana Trump