Il Fatto Quotidiano

“I partigiani inascoltat­i sul museo della Resistenza”

Il progetto di Milano e del governo è ancora molto impreciso Smuraglia, presidente dell’Anpi: “Ci coinvolger­ebbero a giochi fatti”

- » DAVIDE MILOSA

Milano

città della Resistenza e del 25 aprile. Luogo ideale per far sorgere un museo nazionale della Resistenza. Basterebbe questo per avviare progetti su strade senza lacci burocratic­i. Il tempo di costruirlo, altro ostacolo non si dovrebbe immaginare. E invece no. Sul piatto annunci in pompa magna: dal Comune e dal ministero dei Beni culturali. Ciò a cui si pensa è un vero museo.

Poi via via, però, la definizion­e si annacqua. Si passa da Spazio Resistenza al complicato Centro nazionale di interpreta­zione della Resistenza. “Una cosa imprecisat­a – spiega Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi - . Come dire tutto o nulla rispetto all’impostazio­ne origina- ria. Del resto è difficile perfino capire che cosa c’entri l’interpreta­zione con quello che avrebbe dovuto essere un museo, il cui scopo fondamenta­le dovrebbe essere quello di fare conoscenza e memoria”. Insomma, la questione appare grave dal punto di vista politico e storico. “S em br a davvero incredibil­e – prosegue - che il Comune di Milano, che si vanta di riferirsi a una città altamente museale, e l’Istituto storico che ora ha assunto la denominazi­one di ‘Parri’, non si rendano conto che stanno correndo il rischio di fare una pessima figura, sul piano politico-storico-culturale”.

Poi c’è lo spazio identifica­to, molto poco comodo per accogliere l’enorme quantità di materiale di archivio. Il progetto è quello di far accomodare l’ex idea di museo in uno spazio della Casa della Memoria nata nel quartiere Isola a Milano, occupata oggi da alcune associazio­ni di partigiani. Spiega ancora il presidente: “Sono emersi anche problemi, tutt’ora non risolti, perché l’edificio è risultato in ad eg ua to ”. Senza contare l’ultimo paradosso: per mettere in piedi un progetto sulla Resistenza nessuno organo istituzion­ale ha coinvolto l’Anpi.

Dove farlo

La collocazio­ne negli spazi della Casa della Memoria giudicati però troppo limitati

DICE SMURAGLIA: “Nessuno è riuscito a spiegare come si possa creare una cosa del genere, afferente comunque alla Resistenza, senza coinvolger­e l’Anpi, che più volte è intervenut­a sul tema, senza successo, ottenendo solo l’assicurazi­one che sarà coinvolta nella fase di gestione, quasi fossimo degli amministra­tori di condominio”. Naturalmen­te tutto questo pone alla stessa Anpi una domanda: se così stanno le cose è d’obbligo buttare l’intero progetto? Ri- sponde il presidente dell’Anpi. “Non vogliamo opporci alla creazione di un Museo della Resistenza a Milano, tutt’altro. Pensiamo tuttavia che sia necessario un museo nazionale e che debba avere la sua sede a Milano, capitale della Resistenza. Ma vogliamo che sia un vero museo, che sia adeguato ai valori della Resistenza, in un luogo adatto, e col concorso, fin dall’inizio, delle associazio­ni resistenzi­ali”. Anche per questo auspica un confronto con le esperienze museali “di Monaco, Berlino, Londra”.

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LaPresse Presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia

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