Il Fatto Quotidiano

Nell’America di Trump l’aborto diventa illegale

Il Kentucky vuol chiudere l’unica clinica rimasta che accoglie le pazienti

- » GIAMPIERO GRAMAGLIA

Nel l ’ A m e r i c a d i Trump, dov’è ancora legge la sentenza del 1973 della Corte Suprema, che legalizzò l’aborto in tutta l’Unione, il Kentucky s’avvia a diventare il primo Stato in cui nessuna clinica pratichi l’aborto alle pazienti che lo richiedono. Il governator­e repubblica­no Matt Bevin ha ulteriorme­nte ristretto le condizioni per l’aborto nello Stato e sta ora tentando di privare della licenza la clinica di Louisville rimasta l’unica a praticarlo.

Negli Stati Uniti del fondamenta­lismo cristiano, specie nella ‘ cintura della Bibbia ’, l’aborto è sempre stato un tema divisorio, con medici abortisti uccisi e cliniche piantonate. Trump, durante la campagna, aveva detto d’essere favorevole a che la materia sia regolata Stato per Stato, aprendo la via a una mappa degli Usa con molte aree ad ‘ ab or to vietato’– o, almeno, non praticabil­e -.

LA ‘BATTAGLIA di Louisville’ potrebbe inoltre rivelarsi un utile diversivo per l’Amministra­zione, in una settimana che sarà dominata dagli sviluppi del Russiagate. Il presidente spara raffiche di tweet ad alzo zero sui temi più diversi e accusa il New York Times di avere fatto fallire “gli sforzi per uccidere il terrorista più ricercato, Al-Baghdadi ”, l’autoproc lamato Califfo (dato per morto dai russi il mese scorso).

Sostenuti da manifestan­ti venuti da tutto il Sud, i repubblica­ni locali sono decisi ad andare avanti: dalla Casa Bianca, non giungono segnali di dissenso; e presto la Corte Suprema potrebbe avere una composizio­ne ‘di destra’ che consentire­bbe di provare a smantellar­e la sentenza Roe vs Wade su cui poggia la legalità dell’aborto nell’Unione, non esistendo, in merito, una legge federale.

La clinica EMW Women’s Surgical Center di Louisville è, quindi, un fortino da presidiare e da prendere: le organizzaz­ioni fondamenta­liste cristiane mobilitano cen- tinaia di attivisti, anche se i giudici federali ordinano che l’accesso alla clinica non sia bloccato. Il dottor Ernest Marshall, uno dei co-fondatori della Clinica, riferisce alla AP: “Siamo sotto assedio. Non era mai successo”.

Ma la stampa punta gli occhi più su Washington che su Louisville. Il Wash ington P os t scrive che l’ex ambasciato­re russo negli Usa, Ser- ghiei Kislyak, riferì a Mosca di avere discusso della campagna elettorale con Jeff Sessions, quando questi era consiglier­e di Trump per la politica estera – adesso, è ministro della Giustizia in disgrazia -.

LA FONTE CITATA è dell’intelligen­ce statuniten­se. Il che offre il destro al presidente d’attaccare di nuovo i servizi segreti e i media. “Una nuova fuga di notizie su un caso di intelligen­ce da parte dell’Amazon Washington Post, questa volta contro … Sessions. Queste fughe di notizie illegali, come quelle su Comey – l’ex direttore dell’Fbi licenziato, ndr -, devono cessare”. Quando ave- va ammesso i suoi contatti con Kislyak, il ministro aveva affermato di non avere parlato della campagna.

Le rivelazion­i giungono in un momento difficile per Sessions, ‘ s c a r i c a t o ’ da Trump perché s’è ricusato sul Russiagate, aprendo la strada all’insediamen­to del procurator­e speciale Robert Mueller, del cui operato il presidente e la sua famiglia sono diffidenti e timorosi.

Da domani, il genero di Trump, Jared Kushner, marito di Ivanka, e poi il figlio Donald jr dovranno riferire in congresso sui loro ruoli nel Russiagate: Kushner risponderà domani alla Commission­e Intelligen­ce del Senato e martedì a quella del Senato, a porte chiuse – le deposizion­i di Comey e di Sessions sono invece state pubbliche -. Donald Jr e l’ex capo della campagna di Trump Paul Manafort stanno negoziando con la commission­e Giustizia del Senato le condizioni dell’audizione di mercoledì: chiedono sia privata e valutano se consegnare ai senatori i documenti loro richiesti.

Il braccio di ferro tra i Trump e il Congresso si sviluppa anche sul terreno delle sanzioni alla Russia, inasprite ieri in Campidogli­o contro il parere della Casa Bianca: le sanzioni ‘puniscono’ Mosca per le interferen­ze nelle elezioni 2016, che Trump nega, qualifican­dole come ‘ fa ke news’ e ‘caccia alle streghe’.

Il NYT e il Califfo

Il presidente accusa il New York Times di fuga di notizie: “Fece fallire un raid su Daesh” A porte chiuse Russiagate: domani Jared Kushner, marito di Ivanka, risponderà alla Commission­e

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Ansa Sentenza Roe vs Wade Corteo di anti abortisti contro la legge che regola l’interruzio­ne di gravidanza

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