Blogger portato in tribunale dal sindaco: “Innocente ma ho vissuto nell’angoscia”
La passione per l’ambiente e per il giornalismo possono costare anche anni di tormenti e guai giudiziari. È successo a Daniele Brunetti, autore del blog Partigiano civico, su cui si occupa da tempo di abusi edilizi nella sua comunità, in provincia di La Spezia. Proprio per uno dei suoi approfondimenti nel 2014 è stato trascinato in tribunale da Matteo Cozzani, sindaco di Portovenere, un comune della provincia di La Spezia. “Avevo semplicemente riportato una notizia sulla sospensione della realizzazione di alcuni parcheggi pubblici, che mi era stata riferita dall’ex comandante dei vigili. Il sindaco avrebbe potuto smentire o fare una precisazione, se la notizia non era precisa. Invece mi ha querelato”. Brunetti ha raccontato sulle sue pagine anche l’esperienza del processo, vista con gli occhi di un piccolo blogger. Un’esperienza quasi kafkiana: “Ci si immagina il processo per diffamazione come la contestazione di fatti concreti, ma le cose vanno diversamente. Essere querelato e dover subire un processo per diffamazione aggravata basato sul nulla fa crollare convinzioni e certezze sul diritto che ognuno di noi ha di raccontare i fatti. Sai di avere ragione, ma fino a quando una sentenza non ti assolve, vivi con preoccupazione e angoscia. Non augurerei a nessuno di provare una simile sofferenza, nemmeno al mio peggior nemico”. A febbraio 2017, effettivamente, è arrivata la tanto sospirata assoluzione, ma Brunetti si chiede quanto azioni legali di questo genere possano intaccare davvero la libertà di espressione e di informazione: “Io sono stato assolto, a me è andata bene, ma gli altri?”.