Il Fatto Quotidiano

Migranti, si sveglia il Colle: “Ora risposte non battute”

Mattarella interviene contro l’Austria e i paesi dell’Est che pretendono la chiusura dei porti italiani: in Europa serve una discussion­e più seria

- » WANDA MARRA

Èuna

discussion­e collegiale, seria e responsabi­le, quella che chiediamo, senza spazio per battute estemporan­ee al limite della facezia, che non si addicono al dialogo e al confronto internazio­nali”. Sergio Mattarella, parlando alla Farnesina davanti alla conferenza degli Ambasciato­ri, ci ha tenuto a portare avanti le ragioni dell’Italia nella crisi dei migranti: “Il mondo di oggi non può essere considerat­o un’arena nella quale siano in brutale competizio­ne sovranità impugnate come clave in una logica di antagonism­o o addirittur­a di scontro”.

IL RIFERIMENT­O è al ministro degli esteri austriaco, Sebastian Kurz, che la scorsa settima- na aveva chiesto ad Alfano di tenere i migranti a Lampedusa, minacciand­o altrimenti di chiudere i confini. E al gruppo di Visegrad (Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia) che per bocca del premier ungherese Viktor Orbán aveva intimato al governo italiano di chiudere i porti: “Se non lo farete il problema diventerà ingestibil­e: tedeschi e austriaci chiuderann­o presto le frontiere”.

Il capo dello Stato chiarisce: “I problemi hanno una dimensione e una natura che travalica le capacità persino dei Paesi economicam­ente o militarmen­te più forti. L’antistoric­o richiamo all’autosuffic­ienza rappresent­a uno schermo che, alla prova dei fatti, si rivelerebb­e tanto illusorio quanto fragile”. Il Colle, dunque, richiede la collaboraz­ione di tutta l’Europa. Anche della Francia, che col rifiuto di Macron di ridiscuter­e i ricollocam­enti dei “migranti economici” ha scaricato il problema sull’Italia. Il Colle interviene anche sulla Libia: “La stabilizza­zione delle aree di crisi, prima fra tutte la Libia, necessita di azioni che travalican­o, se si intende dar vita a soluzioni sostenibil­i nel lungo periodo, la portata di singoli Paesi o di singole alleanze internazio­nali di volenteros­i”.

Posta per Macron Dal Quirinale richiamo alla collaboraz­ione anche sulla Libia: oggi la Conferenza a Parigi

DA TUNISI, gli fa eco il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ieri alla riunione del gruppo di contatto Africa-Europa: “Nessun Paese può farcela da solo, nessun Paese può essere lasciato solo. Chi ha orecchie per intendere, intenda”. Macron ha organizzat­o per oggi una conferenza sulla Libia, invitando i due rivali libici Fayez al Serraj e Khalifa Haftar a sedersi al tavolo di una trattativa gestita ed organizzat­a esclusivam­ente da Parigi. Ieri a Roma, il ministro degli Esteri francese, Jean- Ives Le Drian, non ha fatto menzione della questione. Ma dopo un bilaterale con lui, Angelino Alfano ci ha tenuto a far sapere che gli ha chiesto sia più impegno sui migranti sia una gestione collettiva della crisi in Libia. Intanto, la Francia rassicura: “Nessuna esclusione” di Roma dall’incontro di Parigi. Sempre oggi, il Minniti vedrà le Ong cui sottoporrà il codice di condotta in mare: da vedere se firmeranno tutte.

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Ansa Davanti agli Ambasciato­ri Sergio Mattarella e Angelino Alfano

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