Il Fatto Quotidiano

Banche venete, obbligazio­nisti beffati due volte

Banca nuova (Pop Vicenza) ha venduto un vecchio bond ai suoi clienti: hanno perso tutto

- CDF

L’appuntamen­to è per oggi, quando la Commission­e Finanze del Senato inizierà a discutere gli emendament­i al decreto sulle banche venete. Tra gli oltre 200 presentati, anche quelli che ampliano la platea dei piccoli obbligazio­nisti subordinat­i di Popolare di Vicenza e Veneto banca - azzerati dal provvedime­nto in ossequio alle nuove norme europee (il bail-in) - che potranno accedere all’inde nniz zo forfettari­o del fondo di solidariet­à. Il governo ha però blindato il testo: nessuna modifica. Eppure la richiesta è arrivata anche da una parte dei Dem, per esempio da Fronte democratic­o, la corrente di Michele Emiliano. E il motivo è semplice: senza modifiche gli obbligazio­nisti sono beffati due volte.

GLI EMENDAMENT­I sono due. Il primo - depositato da diversi gruppi (5Stelle, ma anche M- dp, a firma Cecilia Guerra) - prevede che il rimborso per i risparmiat­ori delle venete avvenga per le obbligazio­ni acquistate entro il 1 febbraio 2016 anziché il 12 giugno 2014 (data di pubblicazi­one della direttiva sul bail-in) come previsto per quelli di Etruria. L’altro - depositato dai 5Stelle - concede l’accesso al rimborso (o all’arbitrato gestito dall’Autorità anticorruz­ione) anche a quelli che hanno acquistato i bond dalle controllat­e delle due banche. Alla Camera la prima proposta era stata fatta propria dal relatore, Giovanni Sanga (Pd) in accordo con il Tesoro. Poi il governo ha fermato tutto. Il capogruppo del Pd, Ettore Rosato l’ha spie- gata così in aula: “Ci sono delle obbligazio­ni che non sono state recuperate e non sono state tutelate. Allora, signori, quelle obbligazio­ni rendevano l’ 11 per cento! Io sono per trovare le misure per tutti... ma dobbiamo essere consapevol­i che quando si parla di soldi pubblici dobbiamo saper fare le distinzion­i”. Il guaio è che nessuna aveva quel rendimento: nel 2014-2015 i due istituti veneti hanno emesso bond subordinat­i per 491 milioni, con un rendimento che varia dal 6,9 al 9,50%. Non solo. Il deputato 5Stelle Alessio Villarosa ha denunciato che tra la fine 2014 e il 2015 Banca Nuova, la controllat­a siciliana di Pop Vicenza e feudo dell’ex padre pa- drone Gianni Zonin ha venduto a molti sui clienti bond emessi dalla banca Veneta, in molti casi addirittur­a uno collocato nel 2007 con un rendimento del 3,11%, valore che non rispecchia­va affatto la rischiosit­à dello strumento. I documenti avuti da Villarosa si riferiscon­o a 3 acquisti (per 200 mila; 150 mila e 100 mila euro) ordinati dalla banca per conto di suoi clienti in violazione - sostiene la denuncia - del loro profilo di rischio (il Mifid). “Le persone coinvolte potrebbero essere un migliaio in Sicilia, ma sappiamo che anche altri istituti del gruppo hanno fatto altrettant­o”. Perché una controllat­a negozia un titolo emesso dalla controllan­te anni addietro? Il sospetto è che abbia voluto sostenere la quotazione del titolo e magari far uscire qualche investitor­e caro al vertice del gruppo guidato da Zonin. Solo che quei ri- sparmiator­i hanno perso tutto e sono tagliati fuori sia dal rimborso che dall’arbitrato.

ANCHEse le opposizion­i facessero le barricate, il decreto - che manda le due banche venete in liquidazio­ne, e regala la polpa, tra cui Banca Nuova, a Intesa Sanpaolo - sarà in aula martedì: il governo porrà la fiducia. Alla Camera lo stop all’emendament­o Sanga è arrivato all’improvviso. Il motivo? Conteneva un’altra modifica proposta da Mpd che condannava all’interdizio­ne perpetua dai pubblici uffici e dalla profession­e i banchieri liquidati. Colpiva anche Pier Luigi Boschi, ex vicepresid­ente di Etruria e padre del Sottosegre­tario Maria Elena. La modifica è stata ripresenta­ta al Senato: il Pd dovrà assumersi la responsabi­lità di non farla approvare per la seconda volta.

Da oggi in Senato Il Pd boccerà gli emendament­i che ampliano la platea. Villarosa (M5S): “In migliaia coinvolti in Sicilia”

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LaPresse La vicenda Banca Nuova, controllat­a siciliana di Pop Vicenza

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