COLPI DI SOLE
LIDO RECINTATO Settimana scorsa a Laigueglia (Sv) nella spiaggia libera, lunga appena 230 metri, erano assiepate 1100 persone; il sindaco perciò ha deciso di recintarla e sequestrare ombrelloni, sdraio, gazebo e persino le borse frigo... Risultato? Tutti sono fuggiti ad Alassio
MANUALE DI BON TON
A Venezia si sono inventati una guida al bon ton vacanziero: si intitola #EnjoyRespect ed elenca i comportamenti vietati, indica le “buone pratiche per il visitatore responsabile” e suggerisce di dedicarsi al #Detourism. Inoltre, è impossibile sedersi, se non in un locale, ed “è proibito sostare per mangiare” nonna, panino a otto strati e gazzosa incorporati, è antiestetico, è contro l’estetica e il folclore balneare. Oltretutto, è una scelta poco furba: i turisti avranno pure poco denaro ma non poco cervello, e infatti, cacciati da Laigueglia, sono subito corsi a spiaggiarsi nella vicina Alassio.
LA LIGURIA è tra le regioni più agguerrite contro la transumanza balneare mordi-e-fuggi, magari a bordo dei famigerati beach bus, altro anglicismo per indicare la corriera andata e ritorno in giornata: a inizio luglio, i sindaci di Laugueglia e Alassio avevano tentato di introdurre il numero chiuso in spiaggia, tentativo poi vanificato dal prefetto perché non esistono norme che possano impedire a qualcuno di frequentare un luogo pubblico. Più o meno negli stessi giorni il collega sindaco di Albissola, Franco Orsi, ex senatore Pdl, tuonò: “Noi vogliamo il turismo sano, quello delle famiglie che stanno negli alberghi una settimana”. Tutti gli altri, raus!
Intanto a Venezia si sono inventati una spassosissima guida al bon ton vacanziero con tanto di hashtag (boh): si intitola #EnjoyRespectVeneziaed elenca i comportamenti vietati, indica le “buone pratiche per il visitatore responsabile” e suggerisce di dedi-
Ordinanze comunali Vietati droni e picnic Dalla Liguria alla Sardegna, sindaci a caccia di cafoni, con divieti paradossali
carsi al #Detourism (sempre con hashtag), dicendo in pratica ai turisti di non fare i turisti. In città è impossibile sedersi, se non ai tavolini di un locale, ed “è proibito sostare per consumare cibi o bevande, a esclusione delle aree in concessione ai pubblici esercizi e delle aree di ristoro specificamente individuate”, che
Come è vero che non basta aprire Internet per autodiagnosticarsi una malattia, sembra altrettanto vero – ma ancor più demoralizzante – che non basta nemmeno più leggere le riviste scientifiche. Almeno a giudicare dall’esperimento compiuto da un neurobiologo, la cui identità adesso è nota come “Neuroskeptic”, ma che è riuscito a frasi pubblicare un articolo sotto i nomi dei dottori “Lucas McGeorge” e “Annette Kin”. Prendendo spunto dai personaggi di Star Wars, (“di cui non sono nemmeno un grande fan”, ha scritto su Discover Magazine) ha costruito un “testo palesemente assur- sono solo sette e nessuna in centro, con buona pace delle Vacanze intelligenti, quelle in cui Remo e Augusta (alias Alberto Sordi e Anna Longhi) si concedono il lusso di una pizza in Biennale, appollaiati proprio sulle opere d’arte.
Tra i divieti più bizzarri spiccano i droni banditi dall’arenile di Forte dei Mar-