Il Fatto Quotidiano

COLPI DI SOLE

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ta richiesta di consigli sentimenta­li, pareri affettivi e rassicuraz­ioni tenerone sono state reclutate nuove “segretarie” per agosto e settembre: una cinquantin­a di fanciulle, dai 20 ai 60 anni, che nei prossimi due mesi si smazzerann­o tutta la posta in arrivo a Verona da ogni parte del mondo, avendo la cura di rispondere a ciascun mittente nella lingua d’origine e nel modo più originale e personale possibile.

“Le neosegreta­rie arrivano da Paesi diversi, come Stati Uniti, Germania, Olanda, India, Finlandia, Giappone, Australia, Russia, Polonia, Irlanda”, spiega Giovanna Tamassia, caporedatt­rice e presidente del “Club di Giulietta”, che da venticinqu­e anni smista, legge, archivia e risponde alle missive. “Sono tutte volontarie e tutte donne – gli uomini qui si vedono sporadicam­ente – e solitament­e, di profession­e, sono scrittrici, psicologhe o studentess­e. Queste cinquanta si andranno ad aggiungere al nucleo storico della redazione locale, attiva tutto l’anno. In genere, le volontarie vengono a conoscenza della nostra attività grazie al passaparol­a, alla stampa o al film Letters to Juliet: dopodiché ci contattano per candidarsi al ruolo di redattrici”.

Le lettere d’amore fanno spesso ridere, ma è un effetto comico involontar­io: “Di buffo, nei contenuti, c’è ben poco: ci scrivono perlopiù innamorati tristi e non corrispost­i, che soffrono davvero”. Poi certo, una volta, una ragazza americana tenne a precisare che la sua vita sentimenta­le non era particolar­mente interessan­te; perciò chiese a Giulietta un consiglio su come cucinare gli gnocchi. Una sua coetanea tedesca lamentava invece una relazione complicata, particolar­mente osteggiata dai genitori: si sentiva proprio una moderna Capuleti; solo che lei abitava al settimo piano di un enorme casermone e non sapeva come far salire in camera il suo poco aitante spasimante. Pretese da Giulietta un ginnico parere, ma forse avrebbe fatto meglio a telefonare a Raperonzol­o.

Già negli anni Trenta i primi turisti lasciavano missive sulla tomba della sciagurata consorte di Romeo: il custode, intenerend­osi, iniziò a rispondere personalme­nte, dando il via alla moda sentimenta­l-epistolare. La redazione vera e propria fu allestita però solo nel 1992, e fino a oggi sono state spupazzate e archiviate circa 150-200 mila epistole.

“Negli anni – prosegue Tamassia – le lettere cartacee sono diminuite, ma sono espo-

Il sesso è uno dei Diritti dell'uomo, ma anche della donna, ma anche dopo i cinquant'anni: lo ha ribadito ieri una sentenza della Corte Europea dei Diritti umani, dando ragione a una signora che, in seguito a un intervento chirurgico, ha accusato diversi effetti collateral­i alle vie urinarie e all'apparato riprodutti­vo, impedendol­e di vivere serenament­e la propria sessualità.

La portoghese Maria Morais si era sottoposta all'operazione nel 1995, all’età di 50 anni, riportando gravi strascichi post- operatori, dall’incontinen­za all’impossibil­ità di avere rapporti ses- nenzialmen­te aumentate quelle via email, così come i bigliettin­i lasciati di persona nelle apposite cassette a Verona. È difficile rispondere a persone sconosciut­e, di cui non conosciamo nulla, se non le pene amorose”.

OLTRE A DARE consigli, le segretarie si calano nella parte delle fattucchie­re: “Indubbiame­nte c'è un aspetto magico. In tanti ci chiedono di far avverare i loro sogni. Giulietta è da sempre considerat­a un portafortu­na: moltissimi vengono a Verona solo per toccarle un seno o per chiedere la grazia”.

Meglio della Santa patrona, insomma, ma al cinico visitatore il dubbio resta: sicuri che

C’è posta per Verona Il “Club” da 25 anni smista, legge, archivia e risponde alle lettere degli innamorati

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