E ora è in bilico anche l’assessore al Bilancio
Rischio implosione Mazzillo attacca giunta e vertici M5S, la sindaca replica: “Chi polemizza si mette fuori da solo”
Mancava
solo questa al rosario di guai del Campidoglio a 5Stelle. L’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, ha un piede fuori dalla giunta di Roma dopo il suo sfogo affidato a Repubblica in cui critica duramente le scelte dei vertici nazionali del Movimento sui manager nominati alla guida delle aziende partecipate e annuncia di aver rimesso la delega alla Casa.
“Non si capisce il bisogno di affidare certi incarichi delicati a persone che non conoscono Roma”, spara a zero l’assessore. L’attacco del titolare dei conti capitolini non risparmia nemmeno alcuni colleghi di giunta parlando di “decisioni adottate centralmente, senza alcun confronto con l’Assemblea” e di “assessori che non hanno alcun rapporto con gli eletti”. E termina con un ammissione sconsolata: “Serve una svolta o andia- mo a sbattere”. Parole che lasciano tutti di sasso sia in Campidoglio sia ai piani alti dei 5Stelle, anche perché Mazzillo è tra gli uomini più vicini a Virginia Raggi. Saltasse anche lui, la sindaca pentastellata dovrebbe cercare il quarto titolare del Bilancio in poco più di un anno, una situazione che non aiuta a migliorare la difficile situazione delle casse capitoline, gravate dalle passività delle partecipate e da un elevato tasso di evasione tariffaria.
MA LE PAROLE di Mazzillo fanno infuriare i capi, Beppe Grillo e Davide Casaleggio. E dopo una giornata di contatti sull’asse Roma- Milano- Genova, con Mazzillo che pare “introvabile”, la Raggi batte un colpo su Facebook: “A tutti i componenti della mia squadra di consiglieri e di giunta dico di non distrarsi alimentando sterili polemiche”. Poi l’affondo: “Chi preferisce polemizzare si mette da solo fuori dalla squadra”. E il riferimento a Mazzillo è chiarissimo. La consigliera comunale, Cristina Grancio, è stata sospesa dal gruppo M5S per molto meno. “Ora come possiamo tenerlo? Sembra quasi che voglia farsi mandare via”, ragiona un big.
La sensazione è che l’uomo dei conti di Palazzo Senatorio abbia tentato di rivendicare maggiore spazio di manovra sui dossier di peso, a partire dalle municipalizzate, per se e per i consiglieri di maggioranza. Un varco potrebbe aprirsi con l’uscita dalla giunta a metà settembre dell’assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, dopo la presentazione del piano di riordino delle aziende comunali. Ma l’uscita pubblica, di cui non aveva informato nessuno, si è rivelata un autogol. Di cui ieri ricordavano la passata iscrizione al Pd.
Però i segnali di una possibile frattura già c’erano. Una settimana fa, presentando in Aula il testo dell’assestamento di bilancio, l’assessore si era lasciato andare a valutazioni politiche: “Questa amministrazione sicuramente non ha saputo parlare con quella voce forte che avrebbe dovuto utilizzare”. E ancora: “Probabilmente dipende da inesperienza”, in parte dai media “che hanno accolto alcune notizie e non altre”.
le dichiarazioni di Mazzillo fotografano una giunta vicina all’i mplosione, attraversata da conflitti interni, a partire dal peso politico giudicato “eccessivo” da alcuni assessori del vice sindaco Luca Bergamo.
Domani al primo punto dell’agenda della Raggi ci sarà la permanenza o meno di Mazzillo in giunta, e a suo favore potrebbe giocare la difficoltà di reperire in breve un nuovo titolare del Bilancio. E allora è anche possibile che venga “congelato”. Prima del taglio, l’ennesimo nel Campidoglio senza pace.
Contro tutti
L’ex Pd: “Affidati incarichi a gente che non conosce la città, nessun confronto con l’assemblea”