1. Stalking/1: Orlando non modifica la norma che permette agli aggressori di pagare un’ammenda e farla franca. Ora è legge
Dopo le polemiche il ministro non modifica la riforma della Giustizia Ora basta una sanzione per cancellare le aggressioni ‘meno gravi’
Oltre
alle minacce per costringerle a tornare assieme, ora le vittime di stalking dovranno temere anche quelle dei loro molestatori per spingerle a ritirare la querela nei lori confronti. Domani infatti diventa legge la riforma del processo penale voluta dal ministro della Giustizia Andrea Orlando che, con la modifica dell’articolo 162 ter, introduce “l’estinzione del reato”, nelle fattispecie soggette a remissione della querela, in seguito ad un risarcimento economico. Il pagamento, specifica il nuovo testo di legge, “può essere riconosciuto in seguito ad offerta reale”, anche se “non accettata dalla persona offesa”, qualora il giudice riconosca la congruità della somma. Tradotti: chi può permettersi di pa- gare vedrà decadere, nei casi meno gravi, anche un reato come lo stalking perché fa parte di quelli in cui querela può essere revocata dalla vittima.
UNA SVISTA normativa che, nonostante gli appelli piovuti da più parti, non è stata sanata e desta preoccupazione. Numeri alla mano, tra il 60% e il 70% dei casi di stalking riguardano proprio le molestie derubricate come meno gravi. Così, in assenza di minacce pesanti e reiterate, di percosse o armi brandite di fronte alle vittime, anche le molestie da parte di amanti respinti o ex potranno finire nella categoria dei reati estinguibili dietro pagamento. Con buona pace delle 120 donne vittime di femminicidio lo scorso anno in Italia.
Dopo un diluvio di polemiche, un mese fa il ministro Orlando aveva fatto marcia indietro, sostenendo che “per evitare qualunque equivoco interpretativo si deve riconsiderare la punibilità a querela prevista nella legge del 2009”. E aveva parlato espressamente di “una modifica sulla quale il governo sta intervenendo”. Del nuovo testo normativo, però, finora non c’è traccia e il ministero della Giustizia, con la riforma ormai prossima ad entrare in vigore, si limita a far filtrare che la prossima settimana farà una riunione tecnica per valutare possibili soluzioni. Mentre il sottosegretario Maria Elena Boschi parla nuovamente di “disponibilità di Orlando a rivedere il testo con modifiche positive”. Poco più di un pannicello caldo visto che, complice la chiusura per ferie del Parlamento, per approvare qualsiasi modifica bisognerà comunque aspettare almeno settembre.
La denuncia
I sindacati: in molti processi ai molestatori basterà pagare una somma ‘congrua’
Vista la sostanziale inerzia dopo la prima denuncia che avevano fatto in merito al testo, Cgil, Cisl e Uil, tornano a lanciare l’allarme: “Da settembre, alla ripresa dei processi, per molti stalker si aprirà la possibilità di estinguere il reato pagando una ‘congrua’ cifra”. Con le responsabili delle politiche di genere dei sindacati confederali che ricordano: “L’estinzione di alcuni reati, a seguito di condotte riparatorie” riguarda anche “le forme ‘meno gravi’ di stalking”.