Ucciso l’ex pentito Gagliostro Svelò progetti di attentati contro Cantone, Saviano e Gratteri
▶L’EX COLLABORATORE di giustizia Pasquale Gagliostro è stato ucciso ieri mattina nelle campagne di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. È stato freddato con alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. Sull'omicidio indagano i carabinieri. Affiliato alla cosca Parrello, l'ex pentito era ritenuto espertissimo nel traffico di armi e per questo veniva chiamato “il pistolero”. Pasquale Gagliostro aveva 53 anni e più della metà vissuti da collaboratore di giustizia. La scelta di pentirsi risale al 1994 dopo aver subìto un primo agguato. Riferì ai magistrati i retroscena della faida tra i
Parrello e la cosca Gallico di
Palmi. Risultato: la Procura arrestò 61 persone. Il seguito della sua collaborazione è stata costellata da dichiarazioni inattendibili. Come quelle sull'omicidio dei due carabinieri uccisi a Scilla nel 1993, vicenda sulla quale solo pochi giorni fa ha fatto piena luce laDdacon l'operazione “‘Ndrangheta stragista”. Nel 2006, inoltre, Gagliostro si era messo in mezzo nelle indagini sul rapimento del piccolo Tommaso Onofri avvenuto a Parma. Era il “testimone chiave” che sosteneva di sapere chi si nascondeva dietro il rapimento e che lui stesso era stato interpellato per sequestrare Onofri. Gli investigatori indagarono, ma le sue dichiarazioni non trovarono alcun riscontro.
Nel 2009 ci riprova e, mentre era in carcere, chiese un colloquio al viceprocuratore della Dna Vincenzo Macrì al quale raccontò una storia di falsi pentiti e riferì anche di un progetto di attentato che il boss della Camorra Carmine Di Girolamo e la cosca La Torre di Mondragone stavano organizzando nei confronti del magistrato Raffaele Cantone e del giornalista Roberto Saviano. “Parlavano di Cantone, di sto’ giornalista che se la prendeva cò a camorra, di Saviano – sono le parole di Gagliostro –. Cantone lo chiamavano lo sbirro. L’attentato si doveva fare a Roma”. Più recentemente l’ex collaboratore ucciso ieri ha parlato di un progetto di attentato anche nei confronti del procuratore Nicola Gratteri.