Truffa sui biglietti, multa a Trenitalia
Il sistema di ricerca non offre le soluzioni più vantaggiose: 5 milioni di sanzione
Le soluzioni di viaggio proposte dal sito internet, e pure dalle biglietterie self-service, non erano le più vantaggiose: nella lista mancavano tutta una serie di opzioni, forse più scomode, ma sicuramente più economiche.
Per anni Trenitalia (partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato, a sua volta controllata dal Ministero dell’Economia), ha “ra ggi rat o” milioni di italiani offrendo un servizio pubblico. Per questo è stata condannata dall’Antitrust per “pratica commerciale scorr e tt a ” e dovrà pagare una multa di 5 milioni, la massima edittale. La decisione - si legge nel provvedimento - è arrivata al termine di un “complesso procedimento” con cui l’Autorità per la concorrenza ha accertato che l’insieme delle soluzioni di viaggio proposte a seguito di unaricerca sugli strumenti informatici“nasconde” numerose alternative, “alterando in questo modo la scelta del consumatore”.
IL TRUCCO r iguarda in particolare i treni regionali: facendo una ricerca normale, infatti, il sistema non include tutte le opzioni effettivamente disponibili con cambi sui mezzi locali, che di solito sono meno costosi rispetto a Frecce e Intercity. “Con- siderando ad esempio la tratta Rimini-Firenze - spiega Federconsumatori - un passaggero non visualizza la possibilità di fare Rimini-Faenza più Faenza-Firenze”. Queste sono rintracciabili solo spostandosi sull’apposita sezione “Regionali”, nonostante il sito adoperasse la definizione ingannevole di “Tutti i treni”, senza informare in alcun modo i clienti di quella che l’Autorità definisce una “importante limitazione”.
Non una vera e propria truffa, insomma, quanto piuttosto una “omissione”. Non meno colpevole, però: l’Antitrust ha condannato la controllata di Ferrovie dello Stato al massimo edittale per questo genere di violazioni, pari a 5 milioni di euro. Pochi spiccioli, per un’azienda che ha chiuso l’ultimo consuntivo 2016 con un fatturato di oltre 5 miliardi di euro. Una sanzione che comunque soddisfa le associazioni dei consumatori: “Per anni abbiamo tentato di rendere evidente l’irregolarità delle informazioni fornite ai passeggeri dal sito”.
Trenitalia, commentando il provvedimento dell’Autorità e ribadendo la propria correttezza, ha specificato di aver “sempre agevolato, per quanto più possibile, l’indivi- duazione della soluzione di viaggio maggiormente confacente, senza alcun intento distorsivo”. Ammettendo, però, che “i sistemi operativi operano secondo tre concorrenti parametri (minore durata del viaggio, minore distanza percorsa e minore numero di cambi), senza che il prezzo del biglietto assuma alcuna rilevanza a tal fine.” L’azienda, insomma, pensava più alla comodità e all’efficienza, che alle tasche dei suoi passeggeri.
ADESSO , oltre a dover pagare la sanzione, dovrà anche pubblicare sul suo sito “una dichiarazione rettificativa”: una sorta di mea culpa sul perché della multa. Informando così i suoi consumatori delle soluzioni realmente più vantaggiose. E lasciando finalmente scegliere loro, secondo i loro parametri.
Tutti sulle Frecce Nascoste ai clienti le opzioni di viaggio (con cambio) sui mezzi regionali, meno costosi