Da ocra a pervinca: Fresu dà suono ai colori di Giotto
Affreschi di tromba
NATO come colonna sonora della prima mostra multimediale dedicata al grande artista fiorentino, Magister Giotto è già album capace di vita propria. Non servono più immagini per imbastire un racconto, per entrare in intimo contatto con la sua pittura basta lasciarsi catturare da sonorità capaci di scovarne l’anima profonda fra terre e pigmenti. Fedele alla frase di Borges (unica e sola nota di copertina) L’arte vuol sempre irrealtà visibili, Paolo Fresu – con la collaborazione di Uri Caine, Omar Sosa, Jaques Morelenbaum, Daniele di Bonaventura, Gianluca Petrella, I Virtuosi Italiani, Michele Rabbia, Leila Shirvani, William Greco, Marco Bardoscia, Emanuele Maniscalco che si alternano lungo i 12 brani – realizza il sogno: dà un suono ai colori. Celeste, Giallo Ocra, Terra Verde, poi Mogano Cadmio Colore Acqua Blu Cobalto e ancora Ocra Rossa Fuliggine Pervinca , a suggerire tempi per viaggio e riflessione due citazioni da Monteverdi ( Si dolce il tormento 1 e 2). E pennellata dopo pennellata la rivoluzione giottesca prende forma, si fa materia concreta di affreschi traboccanti di vita. A chiudere Terre Bianche, richiamo etereo alla Cometa di Halley raffigurata nell’Adorazione dei Magi e intercettata nel 1986 dalla missione spaziale europea, Missione Giotto.