Ride il telefono
Siccome (forse) si vota col sistema proporzionale, il primo effetto collaterale è che prima delle elezioni nessuno si allea con nessuno e tutti devono litigare con tutti, o almeno fare finta fino alla chiusura delle urne, dopodiché potranno sfogarsi e tornare a inciuciare alla luce del sole. Il secondo è che sono severamente proibiti gli incontri pubblici fra i leader: nessuno deve farsi vedere con nessuno, se no poi gli elettori capiscono. Molto meglio vedersi di nascosto, col rischio che si venga a sapere ( vedi l’altro giorno Gianni Letta da Renzi al Nazareno). Decisamente più consigliabile telefonarsi. Infatti le cronache estive dei giornaloni sono piene di “Tizio telefona a Caio”, per la gioia dell’italiano medio, ammorbato dalla calura e dagli altri mille problemi, non aspetta altro. L’altro giorno, per dire, la sonnacchiosa e putrescente palude italica è stata movimentata da scosse telluriche ondulatorie e sussultorie derivanti da uno sconvolgente titolone di Repubblica.it: “Pisapia e Speranza a colloquio”. Svolgimento: “Tornano a parlarsi Roberto Speranza e Giuliano Pisapia dopo che l’ex sindaco di Milano aveva fatto saltare un incontro. I due, a quanto apprende l’Ansa, si sono sentiti per telefono”.
In quel preciso istante l’Italia intera si è fermata: milioni di lavoratori sudati fradici a 40 gradi all’ombra, di vacanzieri arrostiti sull’A-1, l’A4 e la Salerno-Reggio, di bagnanti spaparanzati in spiaggia o in piscina han trattenuto il fiato, abbandonandosi poi a un liberatorio sospiro di sollievo, unito a un balsamico senso di refrigerio. Finalmente- dopo tanti Luciferi, Caronti, incendi, siccità, bombe d’acqua, sbarchi, Ong, scandali, omicidi in famiglia e squartamenti fra amici - una buona notizia che fa sperare in un futuro migliore: Pisapia e Speranza a colloquio. I più sboroni ne approfittavano per sbandierare il rinato orgoglio nazionale, tipo un bagnino di Cesenatico che molestava con aria ribalda una famiglia di turisti tedeschi sotto l’ombrellone: “Leggete qua! In Italia Pisapia e Speranza si parlano, e da voi in Germania niente, tiè!”. I più golosi e incontinenti pretendevano di sapere se fosse stato Speranza a chiamare Pisapia o Pisapia a chiamare Speranza. Un pensionato di Cuneo in ferie a Ospedaletti, colpevolmente digiuno delle ultime, domandava chi cazzo fossero questi Pisapia e Speranza, subito zittito dal gavettone di una consigliera circoscrizionale bersaniana che faceva le sabbiature lì accanto: “Ecco un altro qualunquista grillino che non è aggiornato sull’articolato dibattito in corso fra Campo Progressista ed Mdp -Articolo1 sull’abbraccio troppo prolungato fra Pisapia e la Boschi”.