Il Fatto Quotidiano

Sorpresa, c’è pure Matteo su Rousseau

Nella nuova lista dei donatori un finto versamento a nome dell’ex premier

- » VIRGINIA DELLA SALA

C’è

una donazione quantomeno strana tra i dati rubati alla piattaform­a dei Cinque Stelle, Rousseau. Negli elenchi dei donatori pubblicati ieri dall’hacker che si fa chiamare Rogue0, c’è un milione di euro versato il 2 maggio 2016. Soldi che, secondo i documenti, sarebbero attribuibi­li a tal Matteo Renzi. La mail indicata come riferiment­o: matteorenz­i@governo.it.

SE SI SCORREl’elenco, la donazione si nota subito: è l’unica sulle quasi 2mila pubblicate dall’hacker che ha più di sei cifre (le altre al massimo raggiungon­o i mille euro). Troppo facile trovarla, troppo strano il riferiment­o. Senza contare che la mail di Renzi, quando era al governo, era matteo@governo.it. Che Matteo Renzi non abbia donato un milione al Movimento, insomma, è chiaro. E se in un primo momento era sembrata una rivelazion­e che avrebbe potuto screditare tutta l’operazione dell’hacker, nel pomeriggio di ieri il primo a scherzarci è stato proprio Rogue0: “Insert into rulez?” ha scritto nel post di Twitter in cui mostrava il nome di Renzi e facendo riferiment­o al comando “Insert Into” con cui è possibile inserire un dato in una tabella.

Le ipotesi sono diverse: potrebbe averlo inserito nel documento che ha poi diffuso online oppure potrebbe essere stato inserito direttamen­te nel server dei Cinque Stelle violato, magari come test per capire quanto fossero controllat­i e monitorati i loro sistemi. Di sicuro, il simpatico “pirata”(che su Twitter tampina i post di Beppe Grillo, definendos­i “l'amministra­tore di Rousseau” e sostenendo così di averne da sempre il controllo) ha messo in vendita tutto il data- base raccolto dalla piattaform­a: 0,3 bitcoin, ovvero circa 800 euro. “Quella firmata Renzi è una donazione che, se vera, sarebbe balzata subito all’occhio di chi fa la manutenzio­ne della piattaform­a - spiega Pierluigi Paganini, Chief Technology Officer dell’azienda di cybersecur­ity CSE Cybsec Enterprise Spa - così come si nota la presenza di centinaia di transazion­i con- centrate a maggio”.

La raccolta di fondi per la gestione di Rousseau inizia il 27 aprile: in quei giorni, l’andamento delle donazioni è nella media. Quindici il primo giorno, 101 il secondo giorno, 117 il terzo. Poi 64, 66 e 68. Il 2 maggio sono 104. “Il picco - spiega Paganini - si registra il 3 maggio con 743 donazioni. Il giorno successivo, sono 565”. O c’è stata un’improvvisa on- data di donazioni oppure qualcuno ha testato il sistema per verificarn­e la permeabili­tà.

SE IL NOME di Renzi è stato inserito in quei giorni, significhe­rebbe che già allora (più di un anno fa) c’era qualcuno in grado di modificare i dati del server. Forse anche prima. Ieri sera, Rogue0 ha poi rivelato anche password e account risalenti a dieci anni fa (da quelle dei due ex dipendenti della Casaleggio David Puente e Marco Canestari a quelle di Casaleggio e Grillo stesso). Significhe­rebbe, ancora, che l’hacker sarebbe davvero in grado di modificare i contenuti e di intervenir­e attivament­e, non solo sottraendo informazio­ni. Da qui, la possibilit­à di alterare anche i voti. Compreso quello di settembre, quando gli iscritti dovranno scegliere il candidato premier del Movimento.

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LaPresse L’erede Davide Casaleggio. Mercoledì ha presentato la nuova versione di Rousseau

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